mercoledì 22 aprile 2009

Intervista doppia: Pamela Colnaghi e Fabio Capoccia





Dopo una pausa necessaria per lavorare ai progetti che abbiamo in ballo, torniamo ad aggiornare la Webzine.
E lo facciamo con un'intervista doppia a due vecchi amici di Sotto i Riflettori, il fotografo Fabio Capoccia e la modella Pamela Colnaghi, una delle più amate di sempre da voi lettori.
Aggiungiamo la slideshow fotografica realizzata da Fabio, che siamo certi verrà apprezzata da tutti voi!

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Bentrovati ragazzi! È da un po' che non ci sentiamo: come vi vanno le cose?

Fabio: Un ben trovati a Voi, non ci sentiamo da un po' è vero, ma sono sempre qui a sbirciare le interessanti interviste che proponete!! Da queste parti direi … splendidamente bene! È un periodo ricco di soddisfazioni, sto pian piano costruendo la mia strada ed il mio futuro fotografico, ed il pubblico mi restituisce gratificazioni che mi riempono di felicità e mi danno lo slancio per far sempre meglio!

Pamela: Io sto seminando e spero di raccogliere a breve.

Un fotografo e una modella: per chi non lo sapesse, volete spiegarci (ciascuno dal suo punto di vista) come nasce solitamente una proposta di lavoro per uno shooting fotografico?

Fabio: Parto sempre con un'idea di base su quello che vorrei realizzare e lo espongo al mio staff, m.u.a. e stylist in primis, con le quali mi confronto anche per la scelta della modella/o più adatto al servizio. Una volta definito il tutto, contatto personalmente la modella, tramite agenzia o molto volte anche tramite contatto diretto, (magari perché nel tramite si è in contatto per stima reciproca e voglia di lavorare insieme) e passo ad esporle il progetto-shooting, definendo insieme gli ultimi dettagli, soprattutto cercando di spiegarle quelli che sono gli stati d'animo che dovrà restituire davanti al mio obiettivo (in fondo una modella dovrebbe essere anche una brava attrice!), insomma il cosiddetto mood del servizio. Diverso, invece, è il caso in cui siano le modelle stesse a contattarmi, o perchè necessitano di un aggiornamento/ampliamento del loro portfolio o per un lookbook totalmente nuovo da presentare alle agenzie per iniziare a lavorare: in quest'ultimo caso lo shooting è molto lineare e tende a presentare nel migliore dei modi la modella tramite i classici tagli da ritratto e figura.

Pamela: In realtà non poso quasi più come modella , ormai sono orientata verso altre attività ben più soddisfacenti, quindi è meglio che risponde fabio a questa domanda.

Invece, andando nello specifico, com'è nata l'idea del servizio che proponiamo insieme a questa intervista?

Fabio: Io e Pamela ci conosciamo da circa 1 anno, abbiamo iniziato a lavorare insieme lo scorso maggio e se fate attenzione lei è (quasi sempre impegni permettendo) la makeup artist durante i miei servizi! Sono rimasto affascinato dal suo modo di truccare dal primo shooting insieme, tra l'altro ad un personaggio del mondo televisivo abbastanza rinomato e per un calendario di beneficienza! Insomma una situazione non facile in cui ha saputo restituire un lavoro splendido!! Da li è nato il nostro rapporto collaborativo … però mancava qualcosa: io l'ho sempre ammirata per il suo passato da modella e lei (credo!) apprezzi il mio modo di fotografare. Da questa stima reciproca è nata l'idea di realizzare uno dei primi (perché è solo il primo!! JJJ) progetti fotografici che va oltre la classica foto stilosa/fashion a cui mi dedico solitamente! Abbiamo preso alcuni ingredienti: un qualche flash, qualche accessorio, un divano, la sua abilità nel truccare (se stessa!!)… ed ecco “Bohémien” dove la sua personalità viene fuori prepotentemente ed affascina ed incanta il pubblico…

Pamela: Nel nostro caso lo shooting “bohemien” è nato per gioco, io ormai da tempo sono la sua truccatrice e un giorno prima di un servizio ad una modella, abbiamo scattato qualche foto.
Mi piace molto lo stile di Fabio ma, dico la verità, le sue modelle a volte sono troppo omologate, così è nata la voglia di sperimentare qualcosa di diverso, che abbia un tema e che sia ben recitato dalla modella, ed anche abbastanza scottante… la cosa bella di questo servizio è che molta gente non l' ha capito oppure è andata nello specifico chiedendo “cosa c'entra questo con quello”. Credo che in un'opera d'arte ci sia poco da capire, l'interpretazione riguarda solo lo spettatore, il significato è parte non svelabile del rapporto tra l'artista e la sua musa.

Fabio: tre aggettivi per definire Pamela.

Fabio: Tre aggettivi che mi vengono subito in mente sofisticata, creativa ed estrosa! 3 sono pochi però, ne avrei almeno un altro paio precisa e simpatica! :)

Pamela: tre aggettivi per definire Fabio.

Pamela: professionale, talentuoso, onesto.

I tre fattori estetici di maggior spicco di Pamela?

Fabio: In primis gli occhi, elemento essenziale per me in una ragazza, gambe (dopotutto avete visto che stacco di coscia nelle foto!! :) ) e mani!

Pamela: Gli occhi, le gambe e lo stile.

Quale aspetto di Pamela emerge maggiormente in questo servizio realizzato da Fabio? (domanda rivolta ad entrambi)

Fabio: Il suo fascino, la sua femminilità e la sua intensità espressiva… è quello che volevo catturare e penso di esserci riuscito!

Pamela: Forse la mia fragilità.

Lo chiedo a entrambi: esiste la modella ideale, per bellezza e fotogenicità, oppure tutto è soggettivo?

Fabio: Oggettivamente esistono alcune caratteristiche che identificano subito una ragazza/o come modella/o … ma secondo me ogni ragazza/o ha potenzialità intrinseche che possono permettere di restituire un'emozione o una situazione … in base a quello che si ha in mente di realizzare.

Pamela: Esiste il rapporto tra modella e fotografo e una troupe fatta di artisti che lavorano dietro le quinte, e se si lavora in modo stimolante e in sinergia di certo si ha un ottimo risultato.
Per quanto riguarda la modella, ho sempre pensato ad Helena Christensen alla donna più bella, comunicativa ed intelligente tra tutte le mannequin e a Kate Moss come icona di stile degli ultimi vent'anni.
Le nuove modelle mi sembrano tutte stereotipate e mancano di carattere, tranne quelle inglesi e Irina Lazareanu, una tipa indie, molto stilosa che farà sicuramente strada.

Viceversa: esiste un fotografo più bravo degli altri, oppure anche qui va a gusti? In base a cosa un fotografo si può definire veramente capace?

Fabio: Indubbiamente esistono fotografi più bravi di altri! Oltre alla tecnica (che influisce per un buon 40%) secondo me tutto è dettato dal buon gusto, sensibilità e nell'abilità di cogliere l'anima del soggetto fotografato.

Pamela: Basta guardare una foto di Newton. E non capirne il genio.

Qual è il genere fotografico che più amate?

Fabio: Domanda difficile per uno che ama tutta la fotografia come me … se devo proprio darti una risposta … il ritratto in ogni sua forma ed espressione!

Pamela: Mi piace il fashion un po' decadente e surreale.

E quello che non fareste mai?
Fabio: Non farei mai nudo erotico o esplicito.

Pamela: Non c'è un genere che non farei, anzi farei di tutto ma che sia fatto bene.

Dal vostro duplice punto di vista, date un consiglio a una giovane modella per non finire nelle mani di qualche “finto fotografo” interessato a ben altro...

Fabio: Un buon punto di partenza è “googolare” per il web in cerca d'informazioni sul fotografo: cercare un sito web personale, una sua presentazione, valutare le sue opere e magari cercare di capire se è presente in forum di critica fotografica… se è conosciuto insomma. Per essere sicuri della sua affidabilità e serietà sul set è bene contattare e confrontarsi con ragazze che hanno posato per lui o anche fotografi con cui magari è in contatto.

Pamela: Ora le parti si sono invertite. Mi pare che ora siano certe modelle che si prestano per book gratuiti. Ben poco professionali.
I fotografi “finti” ci saranno sempre, basta aprire gli occhi e informarsi bene prima

Il nudo: vera arte, provocazione, modo per farsi notare o che altro ancora? Cosa ne pensate di questo genere? Quali esperienze avete in materia, rispettivamente come modella e fotografo?

Fabio: Non sono contrario al nudo come forma d'arte, purchè venga fatto con criterio ed eleganza. Ripeto, sono contrario a forme di nudo che cadano nel troppo esplicito o volgare. In questi anni ho affrontato sessioni di nudo artistico con modelle professioniste e non e tenuto anche un workshop per fotoamatori dedicato al tema, cercando di trasmettere ai partecipanti la mia idea in proposito… poi ognuno, ovviamente, è libero di affrontare il tema come meglio crede :)

Pamela: Il nudo è arte, i quadri di nudo sono sempre i più richiesti nelle camere da letto. Non è provocazione, provocazione e anche maleducazione è un tanga volutamente agganciato ad un tacco a spillo.

Un progetto a breve termine di cui vi state occupando.

Fabio: Effettivamente ne abbiamo un paio in fase di planning… ma è top secret per il momento, vero Pamela ?!!?

Pamela: Io spero di realizzare grandi opere come pittrice e continuare a lavorare con Fabio come truccatrice, è stato il primo a darmi fiducia e cerco sempre di non deluderlo, altrimenti mi licenzia!


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