Possiamo vantarci di una piccola grande cosa: “Sotto i Riflettori” è il primo magazine che ha intercettato Marta Falcone, ex Lollipop, ex “Popstar”, nel suo imminente rilancio sulle scene musicali italiane.
A Marta abbiamo dedicato un'intervista molto bella lo scorso aprile e, di recente, l'abbiamo coinvolta nel nostro mini-speciale di fine anno, con altre care amiche di Sotto i Riflettori. Ciò che abbiamo notato fin dai primi contatti è la gentilezza, la disponibilità di Marta.
Nel sentire comune molti si immaginano gli artisti, in particolar modo i cantanti, come persone molto distaccate, schive, oppure piene di sé, al punto di darsi tante arie, magari anche quando non hanno i motivi per farlo.
Ora che Marta l'abbiamo anche conosciuta di persona, possiamo affermare che le eccezioni esistono e continuano a esistere... per fortuna!
E dire che lei qualche ragione per “tirarsela” ce l'avrebbe anche. Non solo perchè è una ragazza affascinante, che mischia un fascino latino a un'eleganza tipicamente italiana. Bensì anche perchè, piaccia o non piaccia, le Lollipop sono state una sorta di Spice Girls italiane. Ora molti fanno finta di non ricordarle, oppure sorridono se si evoca il loro nome. Eppure, fino a pochi anni fa, avevano un seguito numerosissimo e un riscontro di fans da girl-band americana. Non per niente, da quasi esordienti, erano arrivate a Sanremo.
Infatti è quasi inevitabile affrontare proprio questo argomento, appena incontriamo Marta. “Sì”, ci conferma, “le Lollipop non esistono più, e difficilmente torneranno a esistere, anche se una reunion mi sarebbe proprio piaciuta”.
Ed è così che discutiamo un po' di come nacque il progetto Lollipop, di come gli autori sono riusciti a selezionare cinque ragazze diversissime tra loro, e a trasformarle in vere popstar. Diversità che ha attratto fans altrettanto eterogenei, ma che ha creato una convivenza spesso non facile tra loro cinque. La sensazione, ora che di tempo ne è passato, è che Marta e socie siano state buttate un po' allo sbaraglio, sfruttando l'improvvisa popolarità ma senza pianificare il futuro a lungo corso.
Infatti, le Lollipop non esistono più.
Ma la passione di Marta per la musica sì.
Quella che abbiamo davanti è una ragazza matura, ma ancora piena di sogni e di passione. Passione che si traduce in musica, in voglia di vivere da artista, vale a dire con creatività. Suscitando emozioni e provandole al contempo.
Dopo anni di stand-by, ora qualcosa bolle in pentola. Marta sta lavorando a un progetto, molto bello e genuino, di cui vi faremo sapere qualcosa nelle prossime settimane. Mentre in passato si parlava solo di una speranza, di un sogno, possiamo dirvi che ora c'è qualcosa di molto concreto, prossimo a prendere forma e sostanza.
Il bello, la cosa che ci è piaciuta, è che Marta sta affrontando tutto questo con la grinta di una debuttante, lei che debuttante non è, e con l'umiltà che dovrebbe stare alla base di ogni lavoro. Umiltà che spesso manca del tutto a quei giovanissimi artisti che a diciassette, diciotto anni, credono già di essere perfetti, di non aver nulla da imparare.
I presupposti sembrano buoni. A Marta non manca nulla per poter ritagliarsi il proprio spazio nella musica italiana: voce, simpatia, presenza scenica, fascino, carattere. Noi possiamo solo ringraziarla per l'incontro e promettere a lei, e a tutti voi, che seguiremo passo per passo questa sua nuova esperienza... vedrete, le soprese non mancheranno!
brava marta che sa com'è difficile il mondo dello spettacolo...bella la vostra intervista. complimenti per l'idea del blog...
RispondiElimina