Ciao Marta! I nostri lettori ti conoscono bene, ma da oggi ti conosceranno ancora un po' di più :-) Sei pronta a sottoporti a un'intervista serratissima?
M.: Prontissima.
Prima domanda d'obbligo: ti piace raccontarti o ti imbarazza?
M.: Mi piace e lo faccio volentieri.
Qualche dato anagrafico: dove sei nata e – lo so che di solito non si chiede – in che anno?
M.: Bollate (Mi) leva '76.
Di cosa ti occupi attualmente?
M.: Assicurazioni e musica.
Che studi hai fatto?
M.: Ragioneria alle Orsoline di Saronno.
In Italia ti conoscono per essere stata nelle Lollipop, le “nostre” Spice Girls. Questa esperienza quanto ti ha cambiato la vita?
M.: La mia vita non è cambiata ma l'esperienza Lollipop mi ha sicuramente fatto crescere mentalmente, mi ha aperto un mondo nuovo...
È stato difficile ritornare a dei ritmi di vita più “normali”, dopo la fine dell'avventura con le Lollipop?
M.: Molto difficile... e a volte lo è tuttora ma sopravvivo;) ahahah
Per molti la notorietà è una sorta di droga che dà dipendenza. Per te è mai stato così?
M.: No... ho sempre vissuto la notorietà dei primi anni con molta leggerezza proprio per non correre questo rischio ma devo ammettere che essere riconosciuta anche ora, dopo parecchi anni, è bello e gasa un sacco :)
Quale delle tue compagne di band teneva di più alla visibilità? E quale invece era più riservata?
M.: La più riservata sicuramente Dominique. Le più estroverse e disinvolte davanti al pubblico e alle telecamere pari merito Marcella e Roberta!
Che parere ti sei fatta del mondo dello show-biz, osservandolo dall'interno?
M.: Tiranno ma con un'aura decisamente affascinante.
Perché in Italia nessuno ha più voglia di investire su progetti musicali a lungo termine ed esterni al mondo della televisione?
M.: Ormai si sa... non vogliono investire perchè sanno di non avere un ritorno. Da quando c'è stato il crollo della discografia l'unico modo per promuovere incentivando le vendite è quello di far uscire da un programma televisivo nuovi talenti. Solo così sono sicuri di ottenere un riscontro positivo.
Mai avuto una storia con un collega?
M.: Sì... il nome non te lo dico però ;)
Mai ricevuto proposte equivoche in cambio di un aiutino? No, visto che tanto vanno di moda... :-)
M.: Sì certo, più di una purtroppo... e guarda caso ho deciso di andare avanti da sola! Subito dopo le Lollipop ho provato a lavorare a un progetto solista e, dopo aver collaborato per diverso tempo con un produttore che diceva di credere in me, mi sono trovata al classico bivio. Io ho preso la strada opposta alla sua. Dopo di lui un altro, stessa storia e poi un altro ancora. Delusa ho deciso di allontanarmi dal mondo musicale, tornandoci 4 anni dopo facendo tutto con le mie forze. Preferisco così... un po' nell'ombra ma pulita!
Il mio percorso con la musica latina invece è diverso, sto collaborando con delle persone serie, splendide che credono in me davvero e mi fanno sentire al sicuro... a "casa" ;)
Recentemente stai tentando la carriera da solista. Quali sono i principali problemi che hai riscontrato in questa nuova esperienza?
M.: In piccolo, ovviamente, ho lo stesso problema delle discografiche. Per realizzare un progetto bisogna avere la possibilità di investire e conoscendo e analizzando il mondo musicale degli ultimi anni ci vado piano. Per il mio primo singolo solista, "Vera e Severa", ho investito parecchio e il ritorno è stato pochissimo quindi ora prima di fare un passo importante valuto tutto, ogni minimo dettaglio.
Qual è il tuo più grande rimorso, professionalmente parlando?
M.: È forse quello di aver contribuito, insieme alle altre, allo scioglimento del gruppo. Come dicevo prima quel mondo è tiranno e se non si è forti e uniti è la fine... C'erano,purtroppo, diversi attriti tra di noi per differenze caratteriali e di mentalità quindi non è stato sempre facile andare d'accordo e la Discografica appena ha percepito un calo di business ha pensato bene di lasciarci a piedi... un vero peccato.
E a livello personale?
M.: Più che di rimorso parlerei di rimpianto. Ho buttato via diverse occasioni che avrebbero aperto di più la mia mente. È come se avessi interrotto un bel cammino e spesso vorrei tornare indietro per recuperarlo. L'ho già detto molte altre volte. Per fare questo mestiere bisogna aver il carattere giusto e io, vuoi per timidezza/insicurezza e per non allontanarmi troppo dalla mia Agenzia, ho lasciato andare veramente tante opportunità che sicuramente, in qualsiasi modo si fossero concluse, avrebbero riempito il mio bagaglio di sogni realizzati e di esperienze vissute...
Ti paragonano da sempre a Jennifer Lopez. Lo ritieni un complimento, un limite, un peso o che altro?
M.: Assolutamente un complimento! anzi ti dirò ... ora che me lo dicono meno un pò mi manca;) ahahah!
Ora passiamo alle domande più hot (credevi fosse già finita, eh!). Mandiamo a letto i bambini. In primis: nella vita quanto punti sul tuo fascino?
M.: Pronta! Il fascino è la vera bellezza di una persona. Non muore con la fine della giovinezza e non è legato solo a un fattore puramente estetico, (per fortuna!;)) quindi credo sia stupido non sfruttarlo. E' la naturalezza, il nostro modo di essere non ostentando niente.
Tre caratteristiche fisiche del tuo corpo che fanno colpo sugli uomini? (I tuoi punti di forza, in poche parole!)
M.: Il Neo sulle labbra, lo sguardo e il fondoschiena (dicono);)
Cosa ti piacerebbe invece cambiare, sempre parlando del tuo corpo?
M.: Le gambeeeeeeee! le vorrei lunghe e possibilmente dritte!!!
Cos'è la cosa che in uomo ti fa impazzire?
M.: Fisicamente immagino... il pettorale!
A che età la prima volta?
M.: 18 anni.
Posizione preferita?
M.: Tutte quelle del Kamasutra! ahahah Non te lo dirò maiiiiiii ;)
Mai provato un rapporto a tre?
M.: No.
E con una donna?
M.: Mai.
Mai stata... con un fan?
M.: No... ero troppo vecchia per loro!
Mai avuta una tentazione (o una “relazione”) per qualcuno conosciuto solo via Internet?
M.: Tentazione sì... ma l'ho gestita molto bene.
Il posto più strano in cui hai fatto l'amore.
M.: Rischierei la galera se te lo dicessi ;)
Ok, puoi riprendere fiato, è finito il momento delle domande piccanti, ed è quasi finita anche l'intervista. Ancora tre domande. Numero uno: di cosa hai più paura nella vita?
M.: Delle malattie e della morte... mia e delle persone che amo.
Hai qualcuno a cui vorresti chiedere scusa ma non l'hai mai fatto?
M.: Non credo di aver fatto un torto a qualcuno al punto di dovermi scusare.... Sono buona come il pane!!!
Come ti vedi fra vent'anni da questo preciso momento?
M.: A 54 anni??? Uhmmmm sicuramente piena di rughe! Scherzi a parte non lo so. Faccio veramente fatica a immaginarmi proiettata nel futuro. Spero di realizzarmi a livello umano... Nonna non penso ma almeno una buona mamma sì. Isterica e logorroica come sempre.... Ahahah ;)
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