Benvenuta su “Sotto i Riflettori”! Spero che la nostra lunga intervista ti faccia piacere. Presentati ai nostri lettori: nome (o nickname), anni, città di nascita, segni particolari.
E.: Spero anche io che l’intervista sia piacevole! :) Ad ogni modo, mi chiamo Elena, ho 18 anni, vivo purtroppo nella grigia Milano e di segni “particolarmente particolari” non ho nulla, eccezion fatta per un paio di tatuaggi!
Ci vuoi spiegare come è nata la tua attività di modella/fotomodella, e da quanto tempo te ne occupi?
E.: Sinceramente è nata per caso, un po’ in effetti come la maggior parte degli aspetti della mia vita. Diciamo che sono costantemente alla ricerca di qualcosa di nuovo, perché la passione è un fuoco di paglia che si spegne abbastanza velocemente nella mia mentalità. Ho iniziato a fare qualche servizio da quest’estate, e il tutto è iniziato abbastanza per gioco: in verità cercavo un modo semplice e che non richiedesse particolari referenze per raggiungere una minima indipendenza economica dai miei!
Cosa fai invece nella vita di tutti i giorni?
E.: Nel quotidiano faccio la dura vita della liceale: compiti, lavoretti, amici. Un trio perfetto che permette di condurre un’esistenza relativamente serena
Qual è la più grande soddisfazione artistica che hai avuto finora?
E.: Detto molto sinceramente, non ne ho idea. Forse questa mancanza di risposta è dovuta al fatto che non è esattamente una passione quella della modella. Affermo però che ogni scatto, ogni singolo istante catturato e donato ad un’eternità che non ci appartiene mi dà grande soddisfazione, questo sì. Pensare alle foto che sto facendo come ad una specie di ritratto di Dorian Gray mi diverte e soddisfa al contempo.
Oltre alla moda, ti piacerebbe sperimentare qualche altro campo artistico? (cinema, TV, musica, teatro etc etc)
E.: Amo molto sia il cinema che il teatro, quindi perché no? È difficile che mi precluda una strada a priori, sono sempre alla ricerca di novità, attività, emozioni di ogni genere, una specie di esteta in viaggio in sintesi. Mi piacerebbe, si, come mi piacerebbe buttarmi giù da una montagna attaccata ad un paracadute o altre mille cose che spaziano tra i campi più svariati. Non sono persona da gusti ristretti, ma metto passione in tutto ciò che la casualità mi offre
Cosa ne pensi di Internet come mezzo per proporti e per trovare lavoro in questo settore? Qual è il tuo rapporto con la Rete e con i computer?
E.: Ad essere sincera, per il momento internet è l’unico strumento che utilizzo per propormi nel mondo della fotografia. Ho una certa dimestichezza con i computer, e la mia personale idea riguardo ad Internet è che sia il più efficace mezzo di comunicazione ed informazione, e io per prima ne faccio uso e forse anche abuso in continuazione!
Cosa ti spinge di più a fare esperienze come modella: la possibilità di buoni guadagni, o la volontà di essere ammirata, fotografata?
E.: Un po’ tutto direi. Come già detto, è iniziato come un gioco per guadagnare bene, successivamente la mia sedata vanità femminile è sbocciata in tutto il suo splendore, e quindi si è aggiunto alle motivazioni per continuare anche il piacere tratto dall’essere ammirata e fotografata! Inoltre mi piace conoscere nuove persone, con cui magari non sarei mai venuta a contatto, e con le quali posso confrontarmi su tanti argomenti con quella facilità tipica dei discorsi tra perfetti sconosciuti!
Qual è, se esiste, il limite del pudore, secondo te?
E.: Mi cogli decisamente sul vivo. Diciamo che io sono figlia delle filosofie orientali, che non conoscono il senso del pudore che intendiamo noi: per loro il corpo è una meraviglia che va mostrata e idolatrata, un miracolo che non deve essere nascosto dietro veli e maschere, ma visto come un involucro di ciò che è molto più importante. Allo stesso tempo, però, la mentalità occidentale è forte, sviata dal naturale da restrizioni mentali che però determinano quello che sei e che sarai. Per questo, diciamo che filosoficamente non conosco limiti al pudore, praticamente invece lo decido sul momento!
Glamour, lingerie, trasparenze, nudo artistico: questi generi ti spaventano, o sei pronta ad affrontarli?
E.: Diciamo che fino alla trasparenza nulla mi spaventa, sono ormai consapevole della sensualità di un corpo e mi piace anche vedermi in panni che nella vita quotidiana non indosso. Sul nudo artistico invece ho qualche riserva, perché comunque mi piace l’idea di lasciare spazio all’immaginazione, del “vedo e non vedo”.
Fin dove saresti disposta ad arrivare, per raggiungere i tuoi obbiettivi professionali? C'è un limite, o ritieni che i limiti siano per chi non è pronto al successo?
E.: Sinceramente, per il momento, non ho particolari obbiettivi prefissati in questo settore, quindi non mi sono ancora messa a riflettere su quali limiti potrei avere. Certo, ho una gamma di valori ai quali non verrei meno, per esempio non mi metterei mai a pregare nessuno o cose simili.
Dicci una cosa che ti fa davvero arrabbiare di questo ambiente, sia che riguardi le tue colleghe modelle, i fotografi o chiunque ti contatti via mail per offrirti un lavoro.
E.: Mah, difficile dirlo visto che non è che conosca così bene questo ambiente. Diciamo che non sopporto l’arroganza, l’atteggiamento del “tutto mi è dovuto”, che fortunatamente per ora non ho incontrato se non in rari casi.
Qual è la parte del tuo corpo che ti piace di più, e perchè? (Vietatissimo rispondere “gli occhi” ;-) )
E.: Anche se, nel mio caso, la risposta più plausibile sarebbe proprio “gli occhi”, rispetterò la norma data, e vi dirò che mi piace molto la mia schiena. Non so bene perché, forse perché è quella che vedo meno!
E quella che ti piace di meno?
E.: Bah, diciamo che l’elenco potrebbe essere lungo e noioso. In generale diciamo il sorriso!
A tuo parere, cos'apprezzano di più in te i tuoi ammiratori?
E.: Sarà anche scontato, ma penso gli occhi, e quelli che mi conoscono il carattere. Dicono di me che io sia abbastanza altruista, divertente e ottimista, sempre con un sorriso pronto e una piacevole parlantina!
Come deve essere il tuo uomo ideale? L'hai già trovato o resta ancora un'aspirazione?
E.: Oddio, che domandona. Sono restia a dare vere definizioni, forse perché non ne esistono, e a questa età un momento si è perse per il principe azzurro e quello dopo si fa l’amore sotto le stelle con un pirata. Diciamo che in generale deve farmi ridere, ridere pazzamente, deve avere il meraviglioso negli occhi, deve farmi sentire amata e permettermi di amarlo, e, soprattutto, deve mettere passione in tutto ciò che fa, essere sempre pronto a sorridere alla vita e a me, perdersi nel sorriso di un bambino o nello sguardo vissuto di qualche vecchio saggio, amare ogni momento ed essere degno figlio del “Carpe Diem” del buon Cartesio!
Se vuoi, fai una dedica ai nostri lettori...
E.: Addirittura una dedica?!??! Wow mi sento quasi una star di Hollywood! Beh, che dire, affidiamoci al buon Jim Carrey: “Buongiorno...e casomai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte!”
- - -Elena su Modelshoot
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