E' arrivato nei cinema statunitensi "The Girl With The Dragon Tattoo", il remake di "Uomini che odiano le donne", film tratto dal bestseller di Stieg Larsson. Diretto da David Fincher ("Seven") e con il James Bond Daniel Craig, ha come protagonista assoluta Rooney Mara, che eredita da Noomi Rapace il ruolo di Lisbeth Salander. "Con tutti quei piercing e tatuaggi - dice lei -, mi sono sentita in costume anche se ero nuda la maggior parte del tempo".
Una maschera per affrontare tutte le scene più difficili, che Rooney Mara dice di avere affrontato nell'unico modo possibile, "ridendo".
E di scene difficili Rooney ne ha dovute interpretare parecchie, a partire da quella estremamente violenta dello stupro, girata senza troppe reticenze. E poi i nudi e il corpo messo a disposizione di Lisbeth con tutti i piercing (che Mara si è fatta fare realmente ai capezzoli) e tatuaggi che la caratterizzano, modificando radicalmente il suo look. L'attrice insomma a Lisbeth Salander ha davvero offerto anima e corpo, affezionandocisi molto.
"Non è una delinquente e nemmeno una punk - spiega -. Mi arrabbio quando la gente la definisce semplicemente una punk o una gotica, perché per quanto mi riguarda queste sono antitesi di ciò che Lisbeth in realtà è. Se fosse così farebbe parte di un gruppo o di una sottocultura, mentre in realtà tutto ciò che lei desidera e sviare l'attenzione da sé".
Per quanto riguarda i piercing realizzati e i tatuaggi, per l'attrice sono stati un modo in più per calarsi nella parte e allo stesso tempo per mascherarsi. "Grazie a tutti i cambiamenti che il mio fisico e il mio aspetto ha dovuto affrontare - ha dichiarato ad "Allure" -, mi sentivo come se stessi indossando un costume anche se la maggior parte del tempo ero nuda". (fonte: TGCom)
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