mercoledì 29 febbraio 2012

La modella della settimana: Sara Parsani



Benvenuta su “Sotto i Riflettori”! Spero che la nostra lunga intervista ti faccia piacere. Presentati ai nostri lettori: nome (o nickname), anni, città di nascita, segni particolari.

S.: Ovviamente è un piacere! Grazie mille!
Dunque mi chiamo Sara, conosciuta più come Parsy dagli amici, ho 19 anni, anzi quasi 20 purtroppo, e vivo a Bergamo provincia.

Ci vuoi spiegare come è nata la tua attività di modella/fotomodella, e da quanto tempo te ne occupi?

S.: E’ molto semplice: la fotografia è sempre stata una mia passione. Quindi ho iniziato a sperimentare su me stessa certi effetti usando l’autoscatto e una macchina da quattro soldi :) e continuo tutt’ora a farlo. Altre volte invece mi ritrovo con una mia carissima amica e partiamo all’avventura, io, lei e la nostra passione. Sto iniziando da poco a posare per Fotografi con la F maiuscola! E devo dire che non è male, spero di continuare ! :)

Cosa fai invece nella vita di tutti i giorni?

S.: Nella vita di tutti i giorni studio: frequento l’università statale di Milano, sono una povera matricola della facoltà di Lettere Moderne. Per quanto riguarda il resto, lavoro anche come cameriera in una trattoria del mio paesello (per mantenermi gli studi e le uscite ovviamente).

Qual è la più grande soddisfazione artistica che hai avuto finora?

S.: Credo che arriverà presto, del resto sono una novellina :)




Oltre alla moda, ti piacerebbe sperimentare qualche altro campo artistico? (cinema, TV, musica, teatro etc etc)

S.: Amo il cinema e la musica. Ovviamente mi piacerebbe molto entrare a far parte di questi due ambiti, ma dovrei anche possedere le capacità e i requisiti. Perciò diciamo che canto come dilettante sotto la doccia e guardo molti film, anche in lingua originale!

Cosa ne pensi di Internet come mezzo per proporti e per trovare lavoro in questo settore? Qual è il tuo rapporto con la Rete e con i computer?

S.: Ho sempre pensato e creduto che internet fosse un mezzo di comunicazione rilevante, soprattutto per le opportunità che offre. Ma credo che spesso la rete possa portare ad incontri spiacevoli nel caso in cui non venga sfruttata al meglio. Bisogna star attenti a internet e ad accettare determinate offerte. Per il resto ho nel complesso un’idea abbastanza positiva: internet ti offre il mondo, sta a te esser in grado di coglierlo nel modo giusto!

Cosa ti spinge di più a fare esperienze come modella: la possibilità di buoni guadagni, o la volontà di essere ammirata, fotografata?

S.: Ovviamente, come ho detto prima, sono una studentessa che lavora il sabato per pagarsi gli studi, una possibile fonte di guadagno (anche minima) non sarebbe una cattiva idea. Ma ovviamente non è nelle mie priorità! Mi piace sperimentare su me stessa, mi piace il fatto che una fotografia possa mostrare diversi lati della mia personalità, ed è bello poi immortalare quella scena per potersi rivedere e farlo vedere anche agli altri.
Credo sia un modo anche divertente per sperimentare e giocare con il proprio corpo.

Qual è, se esiste, il limite del pudore, secondo te?

S.: A parer mio non vi è un limite fisso: il tutto dipende dalle intenzioni che si hanno. Non credo che per definizione il nudo vada oltre il limite del pudore: piuttosto credo che il limite stia nello scopo per cui si fa, ad esempio, un nudo. Ci sono determinate foto di nudo artistico che trasmettono una delicatezza infinita, altre che invece mostrano il loro lato più volgare e pornografico. Ma questa è una responsabilità tanto della modella come del fotografo stesso.



Glamour, lingerie, trasparenze, nudo artistico: questi generi ti spaventano, o sei pronta ad affrontarli?

S.: Oh beh, sì credo di esser pronta, ma è il rapporto con il fotografo in questione che deve portarmi ad esser ancora più sicura. Ovviamente però c’è da dire che non sarei pronta per un nudo artistico: lo ammiro, ma forse non mi sento troppo adatta!

Fin dove saresti disposta ad arrivare, per raggiungere i tuoi obbiettivi professionali? C'è un limite, o ritieni che i limiti siano per chi non è pronto al successo?

S.: Penso che porsi delle mete nella vita sia da uomini valorosi: questo però a parer mio non comporta a comportarsi in certi modi. I limiti non designano una persona che non è pronta al successo, bensì una persona che ha rispetto di sé e degli altri in secondo luogo. Anche il pudore è rilevante, ma parlo soprattutto di rispetto e un minimo di autostima.

Dicci una cosa che ti fa davvero arrabbiare di questo ambiente, sia che riguardi le tue colleghe modelle, i fotografi o chiunque ti contatti via mail per offrirti un lavoro.

S.: Non mi piace che tutti siano da reputare fotografi, non mi piace chi offre quote per ottenere dei nudi, non mi piace chi crede che le modelle siano tali solo se portano una taglia 38!

Qual è la parte del tuo corpo che ti piace di più, e perchè? (Vietatissimo rispondere “gli occhi” ;-) )

S.: Beeeeeeene, mi hanno fregato la risposta. Ma purtroppo è cosi: amo tantissimo i miei occhi (infatti li trucco sempre, e di tutti i colori), ma non posso trascurare anche le mie labbra! Da piccola ho sempre detto a mia madre che non avrei avuto bisogno di farmi il silicone per gonfiarmele come la Moric!


E quella che ti piace di meno?

S:: Le mie gambe muscolose: sono gambe per giocare a rugby queste :)
Ma nonostante ciò le apprezzo perché sono sode! (Ormai devo autoconvincermi dei loro benefici) 

A tuo parere, cos'apprezzano di più in te i tuoi ammiratori?

S.: Penso che i miei ammiratori apprezzino molto il mio viso, in particolare occhi e labbra. Ovviamente credo che facciano scena anche i miei capelli ricci da leonessa, ahah.

Come deve essere il tuo uomo ideale? L'hai già trovato o resta ancora un'aspirazione?

S.: L’ho trovato, penso proprio sia quello giusto! Quello con cui vorresti aver un futuro e che te lo immagini ogni giorno: però ovviamente siamo ancora giovani, quindi io spero sia Lui il mio uomo ideale, per ora non posso affatto lamentarmi (I love u S.)

Se vuoi, fai una dedica ai nostri lettori...

S.: Vi ringrazio di cuore per l’opportunità e la gentilezza dimostrata e un grazie va ai lettori per aver occupato il loro tempo per la mia intervista.
È stato un vero piacere, a presto e buon lavoro a tutti!
“Brillate pazzi diamanti”
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