
mercoledì 21 luglio 2010
Gaia Bermani Amaral diventa una pornostar. Per fiction

giovedì 1 luglio 2010
Paola Perego passa alla Rai!

martedì 8 giugno 2010
La Clerici vendicativa: "La Prova del cuoco torna a me!"

venerdì 4 giugno 2010
Silurata Monica Setta: non piangerà nessuno

venerdì 28 maggio 2010
Claudia Andreatti: da Miss Italia a Uno Mattina

giovedì 25 marzo 2010
Katherine Heigl lascia Grey's Anatomy
mercoledì 10 marzo 2010
Victoria Cabello e Alessandro Preziosi nudi su La7

mercoledì 3 marzo 2010
La Ventura si traveste da sociologa: "italiani, un popolo di rassegnati"

martedì 2 marzo 2010
La Clerici scalza la Isoardi. La vendetta è consumata.

martedì 23 febbraio 2010
Sara Tommasi: bagno hot per far alzare gli ascolti


giovedì 18 febbraio 2010
Elisabetta Canalis, la raccomandata di lusso

martedì 9 febbraio 2010
Torna Nonsolomoda, conduce Valeria Bilello
Torna in seconda serata su Canale 5 (mercoledì la prima puntata), l’irrinunciabile appuntamento con Nonsolomoda, lo storico programma a cura di Fabrizio Pasquero si trasforma per questa nuova edizione in un mensile tutto da sfogliare per raccontare, in maniera ancor più approfondita, il meglio della cultura, del costume, della moda e del design italiano e internazionale. Alla guida Valeria Bilello, giovane attrice ed ex VJ.
Ventisette anni fa nel panorama televisivo italiano non esisteva un programma dedicato al mondo della moda, pioniere fu Nonsolomoda. Oggi, dopo tanti anni, Nonsolomoda rilancia con una nuova sfida: proporsi come il primo programma a cadenza mensile. Nuovo sarà il volto del programma: dopo Silvia Toffanin, Michelle Hunziker, Vanessa Incontrada, Afef e Roberta Capua che, grazie a Nonsolomoda hanno dato inizio alla loro fortunata carriera, sarà Valeria Bilello a raccogliere il loro testimone. Inoltre, quest’anno il viaggio nella contemporaneità di Nonsolomoda durerà ben 75 minuti, declinati in grandi sezioni tematiche per soddisfare i gusti dei palati più esigenti: dai motori, alle più importanti mostre d’arte, dai viaggi alle passerelle più esclusive, per essere sempre aggiornati sulle ultime tendenze. Nonsomoda è un programma di Videonews.
mercoledì 20 gennaio 2010
Elena Santarelli ospite di Matricole & Meteore

lunedì 18 gennaio 2010
Il reality delle minorenni incinta getta scandalo su tutta la Spagna

sabato 24 ottobre 2009
Il Grande Fratello alla ricerca di nuovi... talenti.


mercoledì 11 giugno 2008
Intervista a: Matilde Calamai


Ciao a tutti, piacere!
Io bene voi!?
Tu ti occupi tanto di televisione quanto di radio, e sei anche una presentatrice di eventi vari: come ti definiresti, se te lo chiedessimo?
Conduttrice e autrice.
Qual è la più grande soddisfazione artistica maturata finora?
I miei progetti realizzati ovvero NETTV e TANTASALUTE che sono alcuni dei programmi televisivi che attualmente scrivo e conduco.
Di cosa ti stai occupando ultimamente? A che progetti stai lavorando?
Ultimamente sono impegnata con la tv delle 3, un nuovo progetto web prodotto da una famosa casa editrice, presentero' grandi eventi come BESTTRAIN ma mi piacerebbe anche collaborare, in veste di giornalista "inviata", con settimanali o mensili importanti.
Oltre ai settori in cui già lavori, hai mai pensato di provare qualche altra esperienza? Parlo del cinema, della fiction televisiva, o altro ancora...
Per ora no, sono una conduttrice televisiva e mi sono sempre impegnata per diventare una professionista senza lasciarmi distrarre da altre proposte professionali.
Se potessi scegliere una tipologia di trasmissione televisiva da presentare, su quale punteresti?
Le Iene.
Estetica, benessere e medicina sono argomenti di cui ti sei spesso occupata; ci puoi dire da dove nasce la tua passione per questo settore?
E' sempre stato un settore che mi ha sempre affascinata e incuriosita.
Professionalmente parlando, hai anche qualche rimpianto, o ritieni di aver colto tutte le migliori occasioni che ti si sono presentate?
Nessun rimpianto, tutto quello che ho ottenuto dalla mia professione è frutto di tanta gavetta e serietà.
Hai un MySpace molto curato, accattivante e personalizzato: cosa ne pensi di questo nuovo modo di comunicare e di promuovere il proprio lavoro artistico?
Sfondi una porta aperta, sono "web dipendente"! Credo molto in questo nuovo potentissimo mezzo di comunicazione ed è una vetrina perfetta per la promozione di qualsiasi forma d'arte.
Sapresti dirmi, più o meno, quanti commenti, mail e messaggi ricevi in un giorno?
Ne ricevo tanti , li leggo tutti ma non sempre riesco a rispondere.
I tuoi ammiratori sono riusciti in qualche modo a conoscerti meglio, tramite internet? Intrattieni una “corrispondenza” con chi di loro ti scrive spesso?
Sì, ho trovato l'affetto di tante persone e con alcuni ho instaurato un costante rapporto di corrispondenza.
Indubbiamente sei una bella ragazza: quanto conta questo fattore, tanto nel lavoro quanto nella vita? Perchè a volte pare che fascino e competenza non possano camminare di pari passo, almeno nell'immaginario collettivo?
La bellezza è utile ma spesso può essere uno svantaggio per chi, come me, desidera far emergere le proprie capacità.
In questo lavoro, quanto conta la voglia di sentirsi ammirate?
E' importante. Alimentare la propria autostima ti spinge a non mollare mai.
Qual è lo stile fotografico che ti piace di più?
David Lachapelle per il suo stile surreale e umoristico. E' geniale!
Hai mai ricevuto proposte da qualche fotografo professionista per realizzare foto ad “alta sensualità”?
Sì, tante ma non è il genere d'immagine che m'interessa.
Tornando al tuo lavoro, c’è un messaggio che vorresti fare trasparire assolutamente a chi ti segue?
In realtà due :
Il primo: E' molto importante non seguire nessuno, nessun guru spirituale, non un unico maestro ma imparare da tutto quello che ci circonda!
Questa è una nostra educazione che nessuno può darci se non noi stessi e proprio in questo consiste la sua bellezza .
Il secondo : Vivete il presente!
Spesso ci limitiamo a vivere nel passato che continua a produrre sensazioni, o nel futuro, che è in sé una diversa forma di sensazione e non ci godiamo cio' che stiamo vivendo qui e ora.
Gioie e dolori: potendo, qual è la prima cosa che cambieresti della tua vita, e quale quella a cui non rinunceresti mai?
Non cambierei niente della mia vita , ogni gioia e dolore che viviamo è un percorso di crescita.
Non rinuncerei mai alla mia famiglia e alle persone che amo.
Tre aggettivi per descrivere il tuo carattere.
Testarda, orgogliosa e positiva.
Hai paura della solitudine, oppure lo ritieni un momento di crescita interiore?
Essere soli richiede un enorme intelligenza, ne ho paura ma ne sono affascinata .
Hai più amici uomini o più amiche donne? Con chi ti trovi meglio?
Ho sicuramente piu' amiche donne. La cosa bella è che non si sentono minacciate da me e mi danno amicizia sincera.
Se non avessi fatto televisione, di cosa ti saresti occupata?
Non saprei , ho sempre voluto fare questo. Avevo sei anni quando iniziavano le mie prime esibizioni in famiglia ...
A tuo parere, cosa apprezzano di più in te i tuoi ammiratori?
Credo la mia semplicità.
Qual è la parte del tuo corpo che ti piace di più, e perchè?
Gli occhi! Quelli non mentono mai...
Classico “giochino”. Ordina queste caratteristiche secondo le priorità della tua vita: Amore, Carriera, Amicizia, Soldi, Bellezza.
Sono tutte importanti , non possiamo comprendere la ruota attraverso un unico raggio: un raggio non fa una ruota.
Qual è il tuo più grande sogno, personale o professionale?
Personalmente l'eudemonia, ovvero trovare l' equilibrio interiore e la serenità dell’animo. professionalmente di sentirmi realizzata.
Bisogna ancora credere nell'amore, o è un sogno utopico?
Ti rispondo con una riflessione che ho scritto tempo fa... Rende l'idea:
Quando dei bambini stanno giocando e si stanno divertendo in quel momento non prendono coscienza del loro stato, solo dopo, ripensando a quel momento ricordano di essere stati felici.
Così per l’amore , così per la vita e per tutto il resto. In fin dei conti è solo quando siamo infelici che vogliamo la felicità.
Quando siamo liberi, quando non abbiamo nessun problema, allora non ci chiediamo se esista la felicità eterna o su che cosa sia la felicità.
Ma è così per tutto: AMORE-DOLORE-SOLITUDINE…
Amore vuol dire amare gli uccelli, gli alberi, i fiori, gli insegnanti, i genitori e l’umanità.
L’amore è concreto, non è emozione, qualcosa per cui commuoversi, non è sentimento.
Se vuoi, fai una dedica ai nostri lettori...
A tutti gli amici di " SOTTO I RIFLETTORI" un bacio e come sempre: " TANTA SALUTE A TUTTI !"
Ah grazie di cuore!
giovedì 5 giugno 2008
Intervista a: Valeria Monetti



Nata a Milano nell'80, poi trasferitasi a Cava dei Tirreni (SA), Valeria inizia a studiare recitazione fin da giovanissima, dedicandosi ai musical e partecipando ai primi provini teatrali appena dopo essersi diplomata.
Ciao Valeria, benvenuta! Permettimi d'iniziare questa “conversazione” con la più classica delle domande: come stai?
Bene bene, grazie!
Lavorativamente parlando, di cosa ti stai occupando ultimamente?
Ho da poco terminato uno spettacolo al Teatro Greco di Roma “Rugantino dance opera” ed un programma itinerante per l’Italia in sella ad una moto Guzzi “Percorsi”.
Televisione, musica, teatro: a quali campi artistici ti senti più affine? Quali altri ti piacerebbe sperimentare in futuro?
Al teatro sicuramente, mi piacerebbe entrare più in confidenza con il cinema, è un ambiente che conosco ancora poco.
Il grande pubblico ti ha conosciuto tramite la televisione: secondo te qual'è il reale valore di questo mezzo di comunicazione, oggigiorno, in Italia?
È il mezzo di comunicazione più potente e diretto sicuramente, è il modo più veloce per arrivare al grande pubblico.
Qual'è la più grande soddisfazione artistica che hai avuto finora?
Ovviamente il mio debutto lavorativo con Sette spose per sette fratelli.
Hai un Sito molto curato, accattivante e personalizzato: cosa ne pensi di questo nuovo modo di comunicare e di promuovere il proprio lavoro artistico?
È utile per avere un rapporto diretto col pubblico e si è più facilmente rintracciabili anche dagli addetti ai lavori.
Sapresti dirmi, più o meno, quanti commenti e messaggi ricevi in un giorno?
Su myspace ricevo una ventina di richieste di amicizia al giorno, altrettanti messaggi e commenti.
I tuoi fans sono riusciti in qualche modo a conoscerti meglio, tramite internet? Intrattieni una “corrispondenza” con chi di loro ti scrive spesso?
Rispondo a tutte le mail che ricevo, mi diverto e mi fa molto piacere.
Molti bellissimi scatti che hai inserito nel tuo profilo ti ritraggono personalmente. Devo dedurne che ti piace essere ammirata?
Semplicemente è uno spazio che utilizzo soprattutto per promuovermi e l’immagine in questo settore è fondamentale.
Qual'è lo stile fotografico che ti piace di più?
Non me ne intendo affatto…
Quali sono a tuo parere le caratteristiche essenziali per fare una foto artistica? E per farne una sensuale?
…forse le intenzioni.
Hai mai ricevuto proposte da qualche importante fotografo per posare in scatti ad “alta sensualità”?
Mai.
Nella vita di tutti i giorni quali sono le attività principali che riempiono la tua giornata?
Non ho orari ne abitudini particolari tutto dipende dagli impegni lavorativi. Ma sicuramente tutte le mie giornate cominciano con una bella colazione!!!
Come si abbina la tua notorietà con la tua vita privata? Riesci a conciliare amicizia, amore con la popolarità di cui godi?
La mia notorietà non ha raggiunto grandi livelli vivo tutto normalmente ed ho la possibilità di dedicarmi tranquillamente agli amici così come all’amore.
Un film, un libro e un disco che, al momento, ti rappresentano.
Adoro “La leggenda del pianista sull’oceano” ed il libro da cui è tratto di Baricco. Il disco che ascolterei in qualsiasi momento della giornata è Beyond the Missouri sky di Pat Metheny e Charlie Haden.
Gioie e dolori della tua vita: qual'è la cosa che ti piace di più del tuo lavoro e quale cambieresti volentieri?
Mi dà grandi emozioni ed allo stesso tempo molte preoccupazioni…
C'è qualcosa del tuo percorso professionale che non rifaresti o che affronteresti in maniera differente?
Rifarei tutto esattamente allo stesso modo, forse divertendomi un po’ di più.
Puoi indicarmi in che parte del tuo corpo risiede l'anima?
Proprio qui… dove sto indicando…
Indubbiamente sei una bella ragazza: quanto conta questo fattore, tanto nel lavoro quanto nella vita?
Beh…grazie!
È importante, sicuramente, ma lo è molto di più la consapevolezza di ciò che si è e la forza e la sicurezza con cui si affrontano certe sfide, quali la vita, il lavoro e il pregiudizio!
Qual'è la parte del tuo corpo che ti piace di più, e perchè?
Gli occhi…perché sono verdi come quelli di mamma!!!
A tuo parere, cos'apprezzano di più in te i tuoi ammiratori?
Ammiratori???
Beh, ora ci penso… aspetta che ora te lo dico… no, non mi viene niente, anzi riesco solo a pensare a cosa potrebbe non piacere di me… ma la domanda non era questa, giusto!?!
Classico “giochino”. Ordina queste caratteristiche secondo le priorità della tua vita: Amore, Carriera, Amicizia, Soldi, Sesso, Bellezza.
Amore, carriera, amicizia, soldi, sesso, bellezza.
Visto che siamo su un portale che si occupa anche di gossip, ti chiedo se c'è stato qualche pettegolezzo particolare che la stampa in passato ti ha attribuito.
Nessuno.
Qual'è il tuo più grande sogno, personale o professionale?
Continuare a sorridere, nel lavoro e nella vita.
Come deve essere il tuo uomo ideale? L'hai già trovato o resta ancora un'aspirazione?
Avere affianco l’uomo ideale sarebbe veramente noioso… io ho il mio uomo, e sono davvero contenta così!
Se vuoi, fai una dedica ai nostri lettori...
Ciao!
Grazie a tutti…un bacione!!!!
mercoledì 14 maggio 2008
Intervista a: Greta Scarano


Greta Scarano: occhi verdi, capelli neri, una bellezza mediterranea atipica ma folgorante.
E' lei la nostra nuova intervistata. Greta è dell' '86, eppure ha già un curriculum lunghissimo. Dopo essersi diplomata ha seguito diversi corsi di canto e recitazione, attività che a tuttora sono le sue attività principali.
Ciao Greta! Benvenuta sul nostro sito! È un piacere incontrarti! Spero tu abbia voglia di sottoporti alla nostra lunga intervista :)
Tanto per cominciare, una domanda apparentemente banale: come stai?
Fa piacere sentirselo chiedere, ultimamente mi viene chiesto “che sta i ‘fa?” Quindi rispondo col sorriso, sto bene.
Sei giovanissima ma hai già fatto un sacco di esperienze, e in campi diversi (musica, fiction, cinema)... Qual è il segreto del tuo successo?
Il successo… considerando le mie ambizioni, è ancora tanto lontano. Però posso dire che l’impegno, la costanza e la passione, caratteristiche della mia persona, mi hanno sempre dato delle soddisfazioni felici.
Tra le tante produzioni a cui partecipato spiccano “Un posto al sole” e i “Ris”. Due aggettivi per definire entrambe le esperienze...
“Un posto al sole”, più che un aggettivo, vorrei usare un sostantivo se posso: “casa”. “Ris” un’esperienza particolare.
Hai qualche altro progetto futuro che stai valutando?
Sono sempre alle prese con tanti provini, parlo perfettamente inglese, vorrei quindi partire, magari andare in America, visto che ci ho vissuto per un anno, a 16 anni. Vorrei lavorare nel cinema, vorrei essere diretta da un regista con grande esperienza e bravura.
Puoi raccontarci quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo dello spettacolo?
Ho iniziato prestissimo col teatro, poi ho abbandonato l’idea di fare l’attrice, ho studiato musica (suono la batteria e canto musica leggera), un’enorme passione per la regia, che mi ha portato a girare due cortometraggi con Greg Ferro, un mio grandissimo amico nonché importante guida. In realtà il vero approccio alla recitazione davanti ad una telecamera l’ho avuto sul set di un cortometraggio diretto da Marcello Gori, un amico prezioso e un ottimo regista.
Qual è la più grande soddisfazione artistica che hai avuto finora?
La mia soddisfazione è quella di poter dire che se sono arrivata fin qui, posso ringraziare soltanto me stessa, insieme ai miei genitori che si sono sempre prodigati ad arricchirmi come persona, a stimolare la mia personalità artistica. Quello che ho esiste perché ho lottato e lotto tuttora con le unghie e con i denti.
Un ruolo che come attrice ti piacerebbe interpretare?
Adoro i ruoli comici, le macchiette, ma il mio vero sogno è, almeno per una volta nella vita, mettere tantissima paura… un bel ruolo in un horror… uno spirito assetato di vendetta :) insomma, qualcosa che sciocchi il pubblico.
Un tuo giudizio sullo stato attuale del cinema italiano...
E’ banale dire che non è più come una volta, sicuramente ci sono stati tempi assai migliori. Mi aspetto una svolta, prima o poi, e spero di poter farne parte.
Fiction TV o cinema? In quale di questi due campi ti senti più a tuo agio?
Voglio fare cinema, voglio fare un bellissimo film. Ma, visto che non l’ho mai fatto, non so dire dove mi sentirei più a mio agio. Per ora, ad “Un posto al sole”, mi sento totalmente a mio agio.
Hai anche qualche rimpianto, o ritieni di aver colto tutte le migliori occasioni che ti si sono presentate?
Per ora non rimpiango nulla, sono una persona che si butta sulle cose con tutta l’energia che ha in corpo. Certo, forse certe cose lì per lì non avrei voluto farle, ma col senno di poi ho capito che sono state comunque utili…l’esperienza non è mai gratis. E poi sono troppo giovane per avere già rimpianti…
I tuoi ammiratori sono riusciti in qualche modo a conoscerti meglio, tramite il tuo myspace? Intrattieni una “corrispondenza” con chi di loro ti scrive spesso?
Cerco di rispondere alle persone che mi scrivono, ma è difficile accontentare sempre tutti, che poi non sono così tanti! Ma la mia vita ad oggi è un treno ad altissima velocità.
Indubbiamente sei una bellissima ragazza: quanto conta questo fattore, tanto nel lavoro quanto nella vita?
Ovviamente essere in qualche modo piacente, per un’attrice è un buon punto di partenza, un modo per farsi ascoltare volentieri, quello che conta però è dimostrare qualcosa immediatamente dopo, altrimenti si rischia di passare per quella “bella e scema”. E questo è il mio pensiero fisso. Nella vita, è utile per certo aspetto, meno per altri. Mi sono capitate esperienze spiacevoli, di donne che, per via del mio aspetto fisico, sono state dure nei giudizi.
In questo lavoro, quanto conta la voglia di sentirsi ammirate?
Più che sentirsi ammirate, credo sia importante la voglia di essere protagonista, forse una delle caratteristiche più peculiari dell’attore in genere. Sei solo tu che esponi al 100% il tuo corpo e, se è possibile, la tua interiorità; non puoi aver paura di dare, di scoprirti completamente, per me sicuramente meglio essere “ammirate” che passare inosservate.
Mai avuto problemi con le scene di nudo sul set?
Si. In una puntata di ris ero la prima vittima di un killer seriale che mi uccideva in una vasca. E’ stata un’esperienza che mi ha fatto crescere sotto molti punti di vista, anche se altri possono non pensarlo, sono una persona decisamente pudica e soprattutto critica verso me stessa, e conoscendo bene i miei difetti fisici, una volta arrivata sul set ero agitatissima, molto preoccupata, non facevo altro che domandarmi perché mai avevo accettato quel ruolo. E’ stata una grossa lezione per il futuro. La prossima volta credo ci penserò molto di più.
Cos'è per te la sensualità? Qual è la caratteristica peculiare per potersi definire sensuali?
Io non so definire la sensualità. La mia teoria a riguardo è che ci sono persone che posseggono una sensualità innata, e la si legge nel modo che hanno di guardare, di muovere le mani, di camminare, spessissimo nel modo di parlare. Sono contenta quando qualcuno mi dice che sono sensuale, ma non sei mai tu a dire “oh dio, quanto sono sensuale”, è sempre una persona che ti trova sensuale, e potenzialmente il soggetto in questione non se ne accorge nemmeno. Credo sia più chi ti guarda a percepire la sensualità, e non tu a decidere di esserlo. Certo, capita che le persone vogliano essere sensuali per fare colpo su qualcuno, e capita altrettanto spesso che qualcuno, per essere sensuale, finisca col sembrare ridicolo, una cosa che mi fa morire dal ridere…
Tornando al tuo lavoro, c’è un messaggio che vorresti fare trasparire assolutamente a chi ti segue?
Tipo “vorrei la pace nel mondo”? In questo senso no, l’unica cosa che voglio gridare è che tutti ce la possono fare, che bisogna essere tanto forti e appassionati, ci vuole sacrificio e impegno in tutto, ma gli sforzi spesso danno dei frutti… gustosi…
Come si abbina il tuo lavoro con la tua vita privata? Riesci a conciliare amicizia, amore con la professione che svolgi?
Mi impegno nei rapporti, spesso faccio degli errori, come tutti, ma dedico a chi voglio bene cura e attenzioni, mai troppe, mai poche; cerco un modo per far capire che ci sono anche se il tempo è pochissimo, mi faccio in quattro per vedere gli amici… inoltre i rapporti con i miei amici sono talmente saldi che, anche non vedendoci più con la stessa frequenza di prima, è come se non fosse mai cambiato niente.
Gioie e dolori della tua vita: qual'è la cosa che ti piace di più del tuo lavoro e quale cambieresti volentieri?
Del mio lavoro amo moltissime cose, ma in particolare che mi consente di essere continuamente qualcun altro, questo è ciò che amo di più. Premettendo il fatto che per me recitare è diventato un vero e proprio mestiere da poco, ancora non mi sento di voler cambiare niente, per ora va benissimo così… ma sono sicura che prima o poi avrò qualche cosa da dire a riguardo…
Tre aggettivi per descrivere il tuo carattere.
Profonda, ostinata, ottimista.
Qual è il tuo rapporto con la spiritualità, la religione?
Credo molto in Dio.
Hai paura della solitudine, oppure lo ritieni un momento di crescita interiore?
Mi piace molto passare del tempo da sola, ma non credo che questa sia la vera solitudine. Ho passato un anno negli Stati Uniti a 16 anni, lontana da tutto e da tutti, ho studiato un anno lì e posso dire di aver provato una certa solitudine solo in quel periodo, dove effettivamente non conoscevo nessuno… catapultata in una realtà completamente diversa dalla mia, lontana dalla mia famiglia, senza nessun supporto reale tranne qualche telefonata in Italia. Posso dire senza problemi che quell’esperienza mi ha insegnato tanto, e sono certa che se sono la persona di adesso, lo devo anche a quell’anno trascorso lontana da casa, sono davvero cresciuta. La solitudine consente di entrare in contatto con se stessi, e se si riesce, devo ammettere che questo contatto scatena una forte maturazione.
Se non fossi diventata quel che sei, cos’avresti fatto nella vita?
Ancora non è detta l’ultima parola, in fondo ho appena iniziato… comunque avrei fatto l’avvocato, mi è sempre piaciuta come idea, oppure avrei fatto i salti mortali per aprire un ristorante, o un albergo, mi piace l’organizzazione.
Un film, un libro e un disco che, al momento, ti rappresentano.
Kill Bill, Le cosmicomiche di Calvino; più che un disco una canzone, “Don’t stop me now” dei Queen.
A tuo parere, cosa apprezzano di più in te i tuoi ammiratori?
Nella maggior parte dei casi mi è stato detto che di mi è apprezzata la spontaneità nel recitare.
Qual è la parte del tuo corpo che ti piace di più, e perchè?
Gli occhi, perchè rispecchiano la mia personalità (sono verdi di base, ma se si guarda con attenzione si notano tanti altri colori).
Classico “giochino”. Ordina queste caratteristiche secondo le priorità della tua vita: Amore, Carriera, Amicizia, Soldi, Bellezza.
Carriera, amore, amicizia, bellezza, soldi. Voglio precisare che in questo momento della mia vita sto cercando di costruire il mio futuro, per questo do molta importanza al mio lavoro, e quindi alla mia carriera; credo che, una volta raggiunta una certa stabilità, vorrò mettere l’amore al primo posto.
Qual è il tuo più grande sogno, personale o professionale?
Il mio sogno più grande, così come il mio obiettivo primario, sia personale sia professionale, è di essere felice, nel senso meno banale ma più semplice possibile.
Bisogna ancora credere nell'amore, o è un sogno utopico?
Certo che bisogna credere nell’amore! Bisogna dare e lasciarsi dare con tutta la passione di cui si è capace.
Se vuoi, fai una dedica ai nostri lettori...
Innanzitutto li ringrazio per aver letto l’intervista, spero che possano aver capito qualcosa in più di me. Consiglio loro di continuare a tenersi aggiornati su questo space perché le interviste che vengono proposte non sono convenzionali, e aiutano a farsi un’idea più precisa di una persona. Li ringrazio comunque perché se non ci fossero loro, probabilmente non ci sarei nemmeno io! Un bacio a tutti i lettori di “sotto i riflettori”
domenica 11 maggio 2008
Intervista a: Elisa Alloro



Elisa Alloro lavora tra TV, stampa e altro dal 1997, anno in cui debuttò su Italia 1 come volto di alcune telepromozioni e in un programma per ragazzi.
Ciao Elisa! Benvenuta sul nostro sito! È un piacere incontrarti! Spero che ti piaccia essere intervistata...
Da voi! Perché ultimamente il rischio che diventi una tortura è più probabile che altro :) Ho sempre pensato che l’italiano sia come la matematica: cambi una virgola, cambia il risultato. A questo punto se ci si limitasse a riportare le cose così come vengono dette.. no? Sarebbe più dura fraintendere.
Una domanda semplice semplice: di cosa ti stai occupando ultimamente?
È ironica? Tutto fuorché una domanda semplice, comunque.. Faccio un mucchio di cose, per lo più incomprensibili :) o meglio, direi complesse, alternative, innovative. Progetti per il web, televisione dvbh (quella che potete vedere in mobilità, sui TVfonini per intenderci), tanto satellite e la carta stampata, di qualità (perché la carta continuerò ad amarla sempre e comunque) e nel cassetto un progetto cross-mediale che credo curioso e divertente.
Hai qualche altro progetto futuro che stai valutando?
Non si parla mai molto del futuro; almeno questo vale per me e per molti che fanno questo mestiere.. vuoi la sorte, un po’ di scaramanzia, la legge di Murphy, chi può dirlo :) finché non firmi, non giri, non hai la certezza di averlo fatto, taci! Anche se faccio una fatica…
Puoi raccontarci quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo dello spettacolo?
Uh.. ho iniziato nel ’97, almeno a muovermi seriamente all’interno di uno studio televisivo. Avevo già fatto qualcosa per Italia 1 - anche pubblicità, telepromozioni, programmi per ragazzi nella fascia del primo pomeriggio (come Free Pass) - ma è stata TMC a farmi vivere il brivido e insieme il “peso” della vera diretta. Diretta che amo, potessimo averne di più; mentre oggi la televisione vive molto di strutture reiterate, di programmi che ottimizzano costi e benefici e che si girano spesso in poche ore, in pochi giorni anche se vanno a coprire l’intera programmazione della settimana o del mese. È dura e costosa la diretta, però serve a selezionare moltissimo i professionisti. Comunque, tornando a me, studiavo a Milano, vivevo altrove e farsi il weekend a Roma stava diventando massacrante. Finivo alle dieci di sera e alle sei del mattino avevo il pendolino che mi portava dritto all’Università a Milano. Un giorno l’agenzia mi manda ad un provino che, come al solito, impigrita, rischiavo di “bucare”… mi accompagna un amico, che letteralmente mi trascina, mi obbliga: è Telelombardia e con netc@fè inizia la mia vita mediatica. Poche cose, molta energia, tante idee, molta voglia di fare. È il programma che fa per me: lo vivo così, come una piccola creatura da far crescere e insieme a Gabriele di Matteo metto l’anima in un prodotto in cui ancora pochi credono. Siamo nel ’98, internet per molti è ancora un miraggio. Io di tecnologia mi nutrivo da sempre (mio fratello è un programmatore, ho sempre giocato con i suoi “scarti”) e da quel momento è diventata il mio incubo.
Qual è la più grande soddisfazione artistica che hai avuto finora?
Non dover emulare nessuno. Aver la fortuna anche di poter scegliere e il privilegio, di pochi, di poter dire anche di no. Son state tante magari le cose non andate in porto, ma ancor di più le volte in cui son io che mi son permessa di uscire dicendo di no. Anche se altre volte ho osato e magari anche sbagliato.
Hai un sito personale molto bello e interattivo: quanti e quali contatti mantieni attraverso Internet?
Grazie, ne sono felice... però lo trasformerei già, un’altra volta, non sono mai contenta! Da netcafè in poi, passando per “ciccio”, ho avuto l’appoggio di affettuosissimi fan che hanno arricchito la mia quotidianità fino a diventare amici inseparabili. Tanti non li ho mai visti, ma continuano a scrivermi e a mandarmi immagini, pensieri, notizie. Altri sono parte integrante della mia vita e li considero unici. Chiedo scusa a chi, in fasi altalenanti dell’anno, invece ha provato a contattarmi senza ricevere segni di vita: a volte lavoro così tanto che arrivo saltuariamente a scaricare la posta e sempre di notte, senza fare in tempo a leggerla; vado dritta a cercar quel che devo e conservo, dicendo tra me e me.. “domani, Elisa, domani rispondi a tutti”.
Sapresti dirmi, più o meno, quanti commenti, mail e messaggi ricevi in un giorno?
Parecchi. Alle volte non ci credo neanche io, anche se per assurdo è normale, chi mi conosce da tempo è web oriented e a me la tecnologia stimola. Comunque siamo sugli 80/100 messaggi al giorno di lavoro (intendo tra conferenze, inviti, promo, novità, prodotti, news…) e una cinquantina di amici, saluti, curiosità. Rimangono sempre molto graditi anche se a volte mentre vedo che outlook li sta scaricando dal server, mi metto le mani nei capelli e li salto a piè pari. Purtroppo, perché trovo educato rispondere; io amo rispondere, esserci e mi spiace davvero non riuscire a farlo come una volta.
Un tuo giudizio su quanto è cambiata la televisione italiana in questi anni.
C’è fretta, poco amore e di conseguenza poco spazio per la qualità. Poca diretta vera, a vantaggio di strutture clone l’una dell’altra, che permettono di “switchare” i servizi in caso di necessità e di registrare in un giorno una settimana di messa in onda. Budget risicati per produzioni utili e sprechi per contenitori di largo profilo soffocati da cliché e ricchi di volti logorati dallo stesso media che li ha resi celebri. Poca localizzazione: prodotti ottimi che potremmo replicare “on base”, vengono presi e comprati così come sono (magari strapagandoli), all’estero, senza che ci sia la volontà di rischiare ad emularli in loco aggiungendo quel pizzico di italianità che piace poi allo spettatore che ha diritto di immedesimarsi in quel che vede. Sarebbe inoltre bellissimo poter far tornare a credere ad un giovane che voglia iniziare questa carriera che esiste un modo più strutturato che un ‘colpo di culo’ o un reality: chi ha talento è facile si demoralizzi di fronte al successo degli improvvisati e all’impossibilità di sostituire ‘i grandi’ nelle posizioni di rilievo. Non sono contemplati cambi di guardia. Le nuove tecnologie, poi, se da una parte hanno ampliato la possibilità di scelta e permesso a tanti che non potevano prima, di fare qualcosa di buono per la tv, alzando il livello di produzioni minori anche su reti sconosciute; in tanti a tanti altri casi hanno abbassato notevolmente il valore del lavoro dei professionisti: oggi chiunque può barcamenarsi, offrendosi a basso costo (in ogni ruolo, anche registico) sostituendo chi magari il meccanismo televisivo lo conosce molto bene. È anche vero che se affiancassero alle teste calde giovani promesse, sarebbero salvati i registri dei “teen” e si correrebbe più al passo coi tempi, senza per forza di cose – e quando succede è devastante – che vengano reiterati all’infinito ed esaltati con enfasi. Un esempio sono gli applicativi che permettono la “falsa” interazione con la diretta, come la ricezione degli sms piuttosto che tutto quello che riguarda il mondo del web vicino a utube.. finché il canale, il pubblico di riferimento e il format c’entrano, ok, tutto bello, poi però non si può arrivare per assurdo a vederli anche al tg.. Tutto qui! :)
Hai anche qualche rimpianto, o ritieni di aver colto tutte le migliori occasioni che ti si sono presentate?
Può darsi, ripensandoci, che mi sia chiesta: "E se lo avessi fatto? Se avessi accettato?"
Sempre parlando di televisione, a quale tipo di programma ti piacerebbe partecipare, e in che ruolo?
Sicuramente un programma di viaggi (con i lanci fuori però, non in studio.. morirei d’inquietudine); un programma comico, divertente, dove poter ridere di gusto e improvvisare sul copione, perché no; oppure di musica o cinema, argomenti che amo oltre alla tecnologia in maniera fortissima.
Indubbiamente sei una bella ragazza: quanto conta questo fattore, tanto nel lavoro quanto nella vita?
Molto, tanto quanto la bravura. Solo che se sei solo bella funzioni, se sei anche brava son più i problemi delle opportunità.
In questo lavoro, quanto conta la voglia di sentirsi ammirate?
Conta più a livello personale: sei ammirata, ti senti serena, lavori meglio. C’è chi ha tenacia, forza e fegato e continua a combattere nonostante gli attacchi. Ma c’è anche uno stuolo di gente senza autocritica che va avanti serena nonostante, insomma, potrebbe almeno meditare su quel che si sente dire contro.
Qual è lo stile fotografico che ti piace di più?
Amo trasformarmi completamente. Avrei seguito volentieri dei filoni come quello cinematografico, storico.. una foto artistica è come se ti aprisse a mondi che non hai mai conosciuto, può farti precipitare in altre mille, cento vite. Peccato non abbia mai avuto per lavoro molte occasioni: ho sempre dovuto posare in maniera televisiva, pubblicitaria, ritrattistica. Non a caso amo il bianco e nero; i corpi tesi al movimento; le foto di scena teatrali, dei film in costume, degli spettacoli di danza, di moda se ad alti livelli; Avedon, per citarne uno.
Ti è mai stato proposto di fare servizi fotografici ad “alta sensualità”? Che ne pensi in merito? È davvero la strada migliore per farsi notare?
Mi piacerebbe pensare e continuare a credere di no, che non sia l’unica strada. Ti puoi far notare comunque, è il tasso d’interesse di chi guarda che cambia! Perdonate la schiettezza, ma l’assioma tradizionale è un po’ questo: mi fai strizzare l’epiglottide, non sei brava, lo diventi. Al contrario: sei brava, punto; peccato non ti sia saputa valorizzare. :)
Tornando al tuo lavoro, c’è un messaggio che vorresti fare trasparire assolutamente a chi ti segue?
Di cominciare a guardare i titoli di coda :) perché si lavora sodo anche e soprattutto dietro le quinte. E di cambiare canale: esiste molto anche oltre i primi 6 tasti in chiaro del telecomando del televisore o del decoder…
Sei una ragazza con una cultura superiore alla media: sbaglio o per assurdo questo potrebbe essere addirittura un handicap, visto come vanno le cose in certi ambienti?
Lo è, lo è, è indubbio. Comunque grazie della parafrasi... puntate sulla fiducia!? :)
Come si abbina il tuo lavoro con la tua vita privata? Riesci a conciliare amicizia, amore con la professione che svolgi?
Sembra assurdo, ma le amicizie – tante e diversificate – son più dure da coltivare dell’amore. Quando ami, quel poco tempo che hai lo dedichi al tuo compagno: se hai una relazione matura, integrante e accomunante si vive all’unisono anche la ricchezza dell’amicizia. Altrimenti è dura. Gli amici, quelli veri, devono potersi fidare e accontentare: si deve sapere che l’altro c’è anche quando compierai gli anni e probabilmente lui sarà fuori città; quando chiamerai perché sarai rimasto a piedi in tangenziale e lui avrà il telefono chiuso perché in onda; o, ancora, quando avrai bisogno di uscire fuori a cena perché avrai litigato con la fidanzata e lui avrà appena preso un volo per Londra.
Gioie e dolori della tua vita: qual'è la cosa che ti piace di più del tuo lavoro e quale cambieresti volentieri?
La varietà degli scenari, la possibilità di mettersi alla prova in ambiti sempre differenti. È un lavoro poliedrico se fatto a 360°. Il rovescio della medaglia prevede la mancanza di tempo per sé, le ore di preparazione prima e di attesa poi, splendidi progetti che affondano e la crudele spina nel fianco della provvisorietà.
Tre aggettivi per descrivere il tuo carattere.
Curioso, solare, tangibile.
Qual è il tuo rapporto con la spiritualità, la religione?
Ho una visione tutta mia, che per non essere male interpretata prevede ch’io scriva un trattato sull’argomento, non poche righe. Comunque amo la ricerca, il confronto, la tolleranza. Ho una forte spiritualità. Prego, mi domando, chiedo, credo.. ma non nei tramiti tra me e Dio: sarà presuntuoso, ma preferisco il rapporto diretto :)
Hai paura della solitudine, oppure lo ritieni un momento di crescita interiore?
Spesso la cerco. La reputo fondamentale, davvero un totale momento di crescita interiore. Credo debba essere così per sentirsi bene al mondo. Ho un paura di chi, in assoluto, non riesce a stare da solo. Immagino sia ugualmente terrificante non avere amici veri con cui sentirsi sinceramente in simbiosi. Ogni tanto, però, soprattutto per chi è sempre in mezzo al caos, è necessario chiudere le porte al mondo, evadere, in solitudine.
Se non fossi diventata quel che sei, cos’avresti fatto nella vita?
Chi sono? Ho fatto confusione :) Devo ancora capire bene cosa ho fatto. Per me, per il mio bagaglio esistenziale ho realizzato infinite cose, persino fatto correre il tempo al doppio della velocità.. e adesso? Il più è capire se è necessario che siano conclamate, interpretate all’unisono come tali dagli altri perché diventino “importanti”, o se basta il mio metro di valutazione...
A tuo parere, qual è il tuo più grande pregio e quale il tuo peggiore difetto?
Sono sempre positiva, solare, amo la vita, i profumi, i colori, i gusti nuovi... difatti, dopo un po’, mi sento facilmente soffocare da ogni cosa, soprattutto se sono costretta in un ruolo che non mi appartiene. Ho bisogno di spazio, di confronto, di scambio d’idee.. Sono complicata! Anche se il mio peggior difetto forse è la forza. Sono cocciuta e ho un’energia inesauribile e questo mi imbroglia la vita: quando mi sento a terra è facile che non desti attenzione, "tanto si risolleverà"
Hai più amici uomini, o più amiche?
Allo stesso modo. Solo che le Amiche, quelle vere, o son fulminate come me (in senso buono, è chiaro, quindi sempre occupatissime) o hanno scelto vite difficili e quasi sempre vivono per lunghi periodi lontane, nelle zone ad alto rischio: quando tornano, vive (sembra ironizzi, ma vi assicuro che è tutto fuorché un Luna Park), hanno la priorità su tutto ed è sempre una festa. Gli uomini sono il mio confronto quotidiano. Io ho molte passioni maschili, a partire dalle auto. Amo il volo, la vela, i cavalli. Mi stimola lo scambio continuo, la ricerca e, poi, spesso cucinano benissimo!! :)
Un film, un libro e un disco che, al momento, ti rappresentano.
Divoro molto cinema e mi ritrovo spesso in frammenti caratteriali di molti personaggi: è tale la mia “escursione emotiva” però, che se ti dicessi titoli o generi ti svelerei qualche segreto di troppo :) Di libri ne colleziono e custodisco moltissimi, ma c’è chi direbbe Donne che corrono coi lupi di Clarissa Pinkola Estès. Un disco? Amy Winehouse, Back to Black.
A tuo parere, cosa apprezzano di più in te i tuoi ammiratori?
Sono fortunata. Ho un buon rapporto con il mio corpo oggi, ma non lo amo da esserne schiava. Mi piace curarmi, quello sicuramente, da sempre. Devo molto alla “mamma”, papà incluso (sono la sua fotocopia)… mi piace la struttura del mio corpo: le spalle larghe, le caviglie sottili.. le mani, nervose; le dita lunghe e magre un po’ da pianista, anche se oggi distrutte, bruciate, tagliate, vissute.. direi che apprezzo le imperfezioni, i dettagli che nel complesso fanno la differenza. Ho imparato forse tardi ad apprezzare quei piccoli difetti che invece chi ti ama riconosce come distintivi.
Classico “giochino”. Ordina queste caratteristiche secondo le priorità della tua vita: Amore, Carriera, Amicizia, Soldi, Bellezza.
È sicuramente una domanda complessa. Credo nell’equilibrio e con questo non significa che l’abbia trovato. Punto sull’amicizia, da sempre; ma è indissolubile dall’amore: se quest’ultimo c’è è super partes, ovvio. Non rinuncerei però a farmi in quattro per un amico, anzi, chi arriva nella tua vita deve poterne apprezzare il passato e condividerne le “colonne portanti”. La carriera è fondamentale e se si crede nella crescita di coppia non esclude la coesistenza di un bel rapporto d’amore. Per il resto, sarei ipocrita nel dire che non servono né i soldi né la bellezza, ma grazie al cielo sono incognite a cui posso permettermi di non dare importanza.
Qual è il tuo più grande sogno, personale o professionale?
Bisogna ancora credere nell'amore, o è un sogno utopico?
Assolutamente si. Ci si deve credere eccome. È sempre più dura, ma esiste!
Sapresti descriverci il tuo uomo ideale?
Sicura che i vostri lettori guardino ben oltre i riflettori, direi dentro… dedico un sorriso; quello che mi accompagna sempre, qualsiasi tempo faccia e cosa succeda. È la mia forza e per un attimo, il tempo di sentire che vi arrivi, spero anche la vostra.
Per approfondire: www.elisalloro.it
martedì 6 maggio 2008
Intervista a: Simona Salvemini



L'abbiamo conosciuta al Grande Fratello 6, dove ha colpito tutti per la storia d'amore con Filippo Bisciglia, nato proprio nella casa oiù celebre d'Italia.
Pochi giorni fa l'abbiamo intervistata, proprio quando è tornata alla ribalta per essersi lasciata con Filippo, notizia che è rimbalzata su tutti i giornali di gossip.
Ciao Simona! Benvenuta sul nostro sito! È un piacere incontrarti! Spero tu abbia voglia di sottoporti alla nostra lunga intervista :)
Certo che sì!
Tanto per cominciare, una domanda semplice semplice: come stai?
Una risposta semplice semplice: bene!
Togliamoci subito un sassolino dalla scarpa: abbiamo tutti letto che la storia tra te e Filippo è oramai finita. Ci puoi dire come mai?
Perché, come dice lui, era finita la passione.
Ora sei single?
Sì e voglio esserlo ancora per un po’ .
Una domanda sul Grande Fratello è inevitabile: che ricordi conservi di quell' esperienza? Lo rifaresti?
E’ un ricordo unico. Se dovessero richiamarmi per rifarlo ci andrei di corsa, senza neanche fare la valigia!
Uscita dalla casa hai avute altre esperienze o richieste riguardanti il mondo dello spettacolo?
Quelle legate al Grande Fratello, quindi soprattutto ospitate in varie trasmissioni televisive. Ci sono dei progetti ma non ne parlo per scaramanzia.
Qual è l'obbiettivo che ti sei prefissa, artisticamente parlando? Vorresti fare qualcosa in particolare?
Non mi sono prefissa nessun obiettivo perché non mi sento un’ artista. Però se mi propongono qualcosa di interessante e divertente, accetto.
Hai anche qualche rimpianto, o ritieni di aver colto tutte le migliori occasioni che ti si sono presentate?
Qualche rimpianto ce l’ho… E questo perché ho sempre dato la priorità a chi era al mio fianco anziché a me stessa.
A questo punto della tua carriera, che valutazione dai del mondo dello spettacolo?
Non è un mondo che mi appartiene. L’ho sempre pensato, anche prima del Grande Fratello, e ne ho avuto la conferma.
Oltre al campo artistico in cui ti muovi solitamente, ti piacerebbe provare qualcosa di affine ma al contempo diverso?
Mi è sempre piaciuto il mondo della moda, ci ho anche lavorato. Quindi, nel caso in cui non dovesse funzionare nello spettacolo, mi piacerebbe fare qualcosa attinente alla moda, anche ciò che facevo prima e cioè la venditrice in uno showroom.
Hai un myspace molto curato, accattivante e personalizzato: cosa ne pensi di questo nuovo modo di comunicare e di promuovere il proprio lavoro artistico?
Sto iniziando ora a muovere i primi passi con il pc ma spero di riuscire presto a sfruttare questo mezzo al meglio. Per adesso preferisco il vecchio telefono e gli incontri di lavoro in ufficio.
I tuoi ammiratori sono riusciti in qualche modo a conoscerti meglio, tramite internet? Intrattieni una “corrispondenza” con chi di loro ti scrive spesso?
Sicuramente sì. Ho un forum (http://simonasalveminifansclub.forumfree.net/) che frequento quasi quotidianamente intrattenendomi a parlare piacevolmente con le mie fans cui sono molto legata.
Com'è stato il primo impatto con la notorietà?
Bellissimo! E lo è ancora: è piacevole essere riconosciuti per strada, sentirsi chiedere foto ed autografi.
Indubbiamente sei una bella ragazza: quanto conta questo fattore, tanto nel lavoro quanto nella vita?
Inutile essere ipocriti, si tratta sicuramente di un aspetto importante soprattutto nel campo lavorativo ma anche nella vita di tutti i giorni.
Hai mai ricevuto proposte da qualche importante fotografo per posare in scatti ad “alta sensualità”? Nel caso accetteresti o no?
Sì, ho ricevuto delle proposte ma non ho accettato né accetterei: non ce la farei proprio, almeno per ora perché mai dire mai nella vita…
Tornando al tuo lavoro, c’è un messaggio che vorresti fare trasparire assolutamente a chi ti segue?
Che sono rimasta sempre la stessa, con i miei pregi ed i miei difetti. Non ho cambiato la mia vita, le mie abitudini e questo mi rende felice.
Come si abbina la tua notorietà con la tua vita privata? Riesci a conciliare le due cose?
Sì, ci riesco. L’unica cosa è che, quando è finita la mia storia d’amore, avvertivo la necessità di stare sole ed invece mi sono sentita un po’ aggredita dai giornali. In quel momento io avrei avuto bisogno di tempo perché la ferita era ancora fresca e questo non è stato capito.
Approfondiamo un po’ la tua conoscenza, ti va?
Sì, certo!
Gioie e dolori della tua vita: qual' è la cosa che ti piace di più del tuo lavoro e quale cambieresti volentieri?
Mi piace moltissimo il fatto che mi porta in giro per le varie città italiane. L’aspetto che non mi piace invece è che, come ho detto prima, ci sono momenti in cui vorrei rimanere sola e ciò non viene rispettato.
Tre aggettivi per descrivere il tuo carattere.
Autoironica, buona e un po' aggressiva.
Qual è il tuo rapporto con la spiritualità, la religione?
Sono credente e devota a Padre Pio.
Hai paura della solitudine, oppure lo ritieni un momento di crescita interiore?
Odio la solitudine! Cerco sempre di stare in compagnia.
Se non fossi diventata quel che sei, cos’avresti fatto nella vita?
Probabilmente avrei aperto un negozio di moda o di estetica. Comunque è ancora nei miei progetti.
Un film, un libro e un disco che, al momento, ti rappresentano.
I film che mi hanno sempre rappresentato sono quelli di Fantozzi. L’ultimo libro che ho letto è “L’alchimista” ma credo che in questo momento mi rappresentino di più i giornali di gossip! Per quel che riguarda il disco, direi la musica italiana romantica in generale.
A tuo parere, cosa apprezzano di più in te i tuoi ammiratori?
Mi hanno conosciuto per tre mesi mentre ero nella casa e , una volta fuori, hanno avuto la possibilità di riscontrare che sono la stessa. Quindi credo che apprezzino il fatto che sia una persona vera e sincera.
Qual è la parte del tuo corpo che ti piace di più, e perchè?
Il seno perché me lo sono rifatto (!) e le caviglie perché sono sottili.
E quella che ti piace di meno?
Il sedere.
Classico “giochino”. Ordina queste caratteristiche secondo le priorità della tua vita: Amore, Carriera, Amicizia, Soldi, Bellezza.
Direi amicizia, amore, carriera, soldi e bellezza.
Qual è il tuo più grande sogno, personale o professionale?
Il mio più grande sogno riguarda la vita privata ed è quello di crearmi una famiglia ed avere dei bimbi.
Se vuoi, fai una dedica ai nostri lettori...
Un bacione a tutti i lettori. Spero che continuerete a seguirmi. Buona vita a tutti!