domenica 18 gennaio 2009

Incontro con l'artista: Marta Falcone




Possiamo vantarci di una piccola grande cosa: “Sotto i Riflettori” è il primo magazine che ha intercettato Marta Falcone, ex Lollipop, ex “Popstar”, nel suo imminente rilancio sulle scene musicali italiane.
A Marta abbiamo dedicato un'intervista molto bella lo scorso aprile e, di recente, l'abbiamo coinvolta nel nostro mini-speciale di fine anno, con altre care amiche di Sotto i Riflettori. Ciò che abbiamo notato fin dai primi contatti è la gentilezza, la disponibilità di Marta.
Nel sentire comune molti si immaginano gli artisti, in particolar modo i cantanti, come persone molto distaccate, schive, oppure piene di sé, al punto di darsi tante arie, magari anche quando non hanno i motivi per farlo.
Ora che Marta l'abbiamo anche conosciuta di persona, possiamo affermare che le eccezioni esistono e continuano a esistere... per fortuna!
E dire che lei qualche ragione per “tirarsela” ce l'avrebbe anche. Non solo perchè è una ragazza affascinante, che mischia un fascino latino a un'eleganza tipicamente italiana. Bensì anche perchè, piaccia o non piaccia, le Lollipop sono state una sorta di Spice Girls italiane. Ora molti fanno finta di non ricordarle, oppure sorridono se si evoca il loro nome. Eppure, fino a pochi anni fa, avevano un seguito numerosissimo e un riscontro di fans da girl-band americana. Non per niente, da quasi esordienti, erano arrivate a Sanremo.
Infatti è quasi inevitabile affrontare proprio questo argomento, appena incontriamo Marta. “Sì”, ci conferma, “le Lollipop non esistono più, e difficilmente torneranno a esistere, anche se una reunion mi sarebbe proprio piaciuta”.
Ed è così che discutiamo un po' di come nacque il progetto Lollipop, di come gli autori sono riusciti a selezionare cinque ragazze diversissime tra loro, e a trasformarle in vere popstar. Diversità che ha attratto fans altrettanto eterogenei, ma che ha creato una convivenza spesso non facile tra loro cinque. La sensazione, ora che di tempo ne è passato, è che Marta e socie siano state buttate un po' allo sbaraglio, sfruttando l'improvvisa popolarità ma senza pianificare il futuro a lungo corso.
Infatti, le Lollipop non esistono più.
Ma la passione di Marta per la musica sì.
Quella che abbiamo davanti è una ragazza matura, ma ancora piena di sogni e di passione. Passione che si traduce in musica, in voglia di vivere da artista, vale a dire con creatività. Suscitando emozioni e provandole al contempo.
Dopo anni di stand-by, ora qualcosa bolle in pentola. Marta sta lavorando a un progetto, molto bello e genuino, di cui vi faremo sapere qualcosa nelle prossime settimane. Mentre in passato si parlava solo di una speranza, di un sogno, possiamo dirvi che ora c'è qualcosa di molto concreto, prossimo a prendere forma e sostanza.
Il bello, la cosa che ci è piaciuta, è che Marta sta affrontando tutto questo con la grinta di una debuttante, lei che debuttante non è, e con l'umiltà che dovrebbe stare alla base di ogni lavoro. Umiltà che spesso manca del tutto a quei giovanissimi artisti che a diciassette, diciotto anni, credono già di essere perfetti, di non aver nulla da imparare.
I presupposti sembrano buoni. A Marta non manca nulla per poter ritagliarsi il proprio spazio nella musica italiana: voce, simpatia, presenza scenica, fascino, carattere. Noi possiamo solo ringraziarla per l'incontro e promettere a lei, e a tutti voi, che seguiremo passo per passo questa sua nuova esperienza... vedrete, le soprese non mancheranno!

1 commento:

citroglicerina ha detto...

brava marta che sa com'è difficile il mondo dello spettacolo...bella la vostra intervista. complimenti per l'idea del blog...