giovedì 26 novembre 2009

Intervista a: Livia Ronca




Ciao Livia! È un piacere incontrarti. Com'è iniziata questa nuova stagione lavorativa?

Piacere mio, anzi un onore. Diciamo che di norma faccio interviste, rispondere alle domande non è frequente per me. Quindi, entro ben volentieri nel ruolo! Per il lavoro, direi bene, nessuna nuova - per usare il gergo giornalistico – stessi spazi della scorsa stagione: conduzione dei tg, inviata sull’Inter e postazione mail, perfetto così. Se poi in corsa arriverà qualcosa in più, meglio ancora. Sono ottimista: positività attira positività.

Puoi raccontarci in breve come sei arrivata a lavorare in televisione?

In breve? Non ci riesco… Studiavo all’Università di Perugia Scienze della Comunicazione. Al terzo anno ho deciso di fare esperienza. Ho subito pensato al giornalismo tv come la mia dimensione ideale: ho acceso la tv e guardato il canale umbro più seguito, Umbria tv. Ho preso le pagine gialle, segnato l’indirizzo e il giorno dopo mi sono presentata negli studi chiedendo di parlare con il direttore. Non sapevo nemmeno chi fosse. Mi ha cortesemente accolta e ho iniziato uno stage occupandomi di cronaca, sport… di quello che serviva… Poi ho conosciuto Stefano Mezzanotte che nello stesso canale produceva una trasmissione di calcio. Lì è nata la mia esperienza, la mia pratica, la mia passione. Poi la collaborazione con Il Giornale dell’Umbria. Quindi la parentesi “Veline”, ho partecipato alle selezioni, era il primo anno, quello delle centinaia di ragazze in fila. Beh, mi hanno presa dopo diverse selezioni e ho fatto la puntata, ma non l’ho vinta…Una bella esperienza. Ma il giornalismo, l’idea di essere armata di microfono mi ha sempre galvanizzata e ho voluto concentrarmi su quella strada. Poi la fuga a Milano in cerca di nuove esperienze e realtà più grandi. Lo stage e la collaborazione con Il Giorno, grazie a Renato Vassallo che mi ha dato spazio e fiducia. Quindi l’incontro con il dir. Xavier Jacobelli da cui ho imparato tanto del giornalismo, lui è maestro! Poi il passaparola per merito: arriva il mio nominativo a Crudeli che stava creando la redazione sport di 7 Gold. Ha creduto nelle mie potenzialità ed eccomi al terzo anno con questa tv.

Come ti trovi a destreggiarti in un ambiente tipicamente maschile?

Bene, pur avendo fatto 13 anni di danza classica e 7 anni di pianoforte, mi sono sempre sentita un maschiaccio: da bimba corse, cadute, ginocchia sbucciate… e poi sempre vicina ai miei due fratelli che mi hanno suggerito le dinamiche maschili. Con gli uomini nel mio lavoro riesco a tenere le giuste distanze pur essendo assai amichevole con loro. Si può fare. E poi alle donne piace essere al centro delle attenzioni maschili, purché non siano invadenti. Devo dire che sono stata fortunata in questo senso.

Di quali altri format, a parte quelli sportivi, ti piacerebbe occuparti in TV?

Programmi che vivono delle storie della gente. Credo di essere brava a mettere a loro agio gli altri, così da far raccontare i loro pensieri, le paure, le gioie… Mi piace conoscere le vite degli altri e magari imparare qualcosa da ognuno...

Nell'ambito delle TV locali, sei una delle ragazze più amate in assoluto. Cosa pensi che apprezzino di più i tuoi fans, sia a livello caratteriale che fisico?

Ne sono felice. Credo che apprezzino la mia semplicità, il mio sorriso. Mi sveglio ogni mattina allegra e sorridente. Credo che la gente in tv abbia voglia di vedere sorrisi, già la vita può essere così pesante in certi casi, quindi alleggeriamola…Fisicamente non penso di essere bella, magari carina. Punto di più sulla mia personalità vulcanica, credo sia la migliore calamita. Comunque fisicamente mi difendo bene in generale!!!


Da donna tecnologica, è possibile incontrarti sui più noti social network, o sei una di quelli che ne prendono le distanze?

Mi piacerebbe conversare con i telespettatori quotidianamente, ma manca il tempo e, ammetto, di non essere una volpe su internet. Poca praticità: questo è un limite…

Un progetto che stai seguendo in questo periodo, e di cui puoi parlarci senza scaramanzie?

Stranamente non ne ho uno ben definito. Il mio sogno però è scrivere un libro. Ho tanto da raccontare su di me. Esperienze belle e brutte: fino ad oggi ho avuto una vita piena di emozioni. Mi piacerebbe condividerle.

E ora una serie di domande a raffica! Qual è il prossimo viaggio che intraprenderai?

Sogno di visitare gli Stati Uniti prima però la Sicilia, l’unica regione d’Italia che ancora non ho visto, incredibile eh?

L'ultima volta che hai riso di cuore?

Oggi, ero in macchina con un’amica quando ho sbagliato clamorosamente una manovra e mi sono incastrata tra un furgone e un taxi… Non riuscivo più a uscire e poi ridendo, l’impresa diventava sempre più difficile. Per la cronaca ce l’ho fatta, ma non dite che le donne sono imbranate in macchina, io non lo sono!!!!

Un aggettivo per descrivere lo stato attuale della televisione in Italia.

Banale: donne molto scoperte, parecchio rifatte, tutte uguali, che noia.

A cosa non rinunceresti mai nella tua vita?

Alla buona cucina e alla musica.

Hai più amiche o amici?

Amici. Delle donne non mi fido, mi hanno deluso troppe volte…Io non ho provato mai invidia, credo che possa essere accaduto il contrario. Ma le poche amiche che ho, sono vere e le adoro.

Un oggetto di cui non puoi fare a meno?

I miei genitori e uno dei due fratelli, Riccardo (l’altro si chiama Giorgio) vivono a 5 ore da Milano. Non li vedo quasi mai, perciò il telefono.

Mai fatto follie d'amore?

Poche, tutte per la stessa persona, che non meritava. Era un amore malato. Così ho smesso di farle.

La cosa che hai fatto di cui vai più fiera?

Il mio lavoro: sudore, dedizione, non mi sono mai risparmiata. Ho fatto tutto da sola.

Se ti proponessero di posare per un calendario?

Ho fatto già l’esperienza del book fotografico e mi sono molto divertita. Farei un calendario solo se scherzoso, colorato, allegro, non volgare.


Nessun commento: