mercoledì 28 maggio 2008

Miss Sotto i Riflettori 2008, il regolamento

Si è aperto ieri il secondo girone del nostro concorso, "Miss Sotto i Riflettori 2008". Per chi ancora non lo sapesse è la prima edizione di questo premio atto a premiare la modella che più piace a voi lettori, tra le 14 che vi abbiamo presentato nei nostri primi sei mesi di attività.
A questo punto è anche opportuno fare un dovuto riassunto.
Le prime quattro finaliste, vincitrici del girone uno, sono rispettivamente:
- Pamela Colnaghi (34% dei voti)
- Valentina Dessì (26% dei voti)
- Rebecca Franceschi (13% dei voti)
- Sara Malvicini (11% dei voti)
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Ricordiamo anche il regolamento del concorso:
Le Date:
- Fine votazione del 1°girone: concluse.
- Votazioni 2° girone: dal 27 maggio 2008 per 60 giorni.
- Votazione finale: dal 1 settembre al 30 settembre 2008 (nomina della vincitrice).
I Premi:
- Prima classificata = euro 500, più ampia visibilità sul sito.
- Seconda classificata = euro 250
- Terza classificata = euro 150
In via di definizione:
Se riusciremo a organizzare la cosa col giusto sponsor, le prime tre classificate concorreranno alla realizzazione di un calendario con fotografi professionisti, che verrà quindi venduto tramite il nostro sito. Maggiori informazioni a proposito si avranno prossimamente.
Nota:
Il nostro è un sito "no-profit" che nasce dalla passione per questo lavoro. Il concorso verrà realizzato col contributo di tutti noi redattori. Ricordiamo alle partecipanti che la maggior gratificazione anche solo nel partecipare sarà la grande visibilità che avrà l'evento, anche grazie al numero crescente di fedeli lettori.
Modalità di votazione:
Potete votare le sette partecipanti del secondo girone nell'apposito spazio del nostro menù, sulla destra nella homepage (appena sotto il duplice elenco delle interviste). E' possibile votare una volta al giorno, quindi... datevi da fare :)

martedì 27 maggio 2008

Il fotografo: Fabio Capoccia

Secondo appuntamento coi fotografi nostri amici, che vi presentiamo direttamente attraverso le loro foto. Questa volta è il turno di Fabio Capoccia, bravo ed elegante nell'esercitare la sua arte... Oltre alla slide che vi proponiamo, potete trovare moltissimi altri scatti di Fabio direttamente sul suo sito personale: www.fabiocapoccia.it
Buona visione!


sabato 24 maggio 2008

La modella della settimana: Carlotta Accica




Questa settimana vi presentiamo Carlotta Accica, studentessa milanese di vent'anni.
Di sé dice di aver vissuto per diverso tempo in Francia, a Menton, e di amare i tatuaggi (ne ha quattordici!) e i piercing.
Pur non essendo una modella professionista i suoi scatti ci hanno particolarmente colpito, al punto di averle dedicato questa intervista che la farà scoprire un po' anche a voi.
Che ci ha detto Carlotta di sé? Leggete e scopritelo...
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Ciao Carlotta, benvenuta su “Sotto i Riflettori”! Spero che la nostra lunga intervista ti faccia piacere… Una domanda banale per iniziare: come stai?
Benissimo, come sempre e tu?

Ci vuoi spiegare come è nata la tua attività di fotomodella, e da quanto tempo te ne occupi?
E nata per caso, un fotografo (Mododorico) era interessato a fotografare i miei tatuaggi per una sua galleria personale, mi sono divertita tantissimo e da li è iniziata questa mia “passione” di posare.. Ho lavorato per diversi fotografi, la cosa mi diverte moltissimo ma non ne voglio fare la mia professione futura. Posso dire che la mia attività di modella è nata quando avevo cinque anni, mio padre appassionato di fotografia mi ha sempre fatto fotografie stupende.. Ne ho la casa piena...

Cosa fai invece nella vita di tutti i giorni?
Studio, faccio qualche shooting, esco con le amiche, faccio shopping, vado in palestra.. insomma una vita molto normale.

Qual è la più grande soddisfazione artistica che hai avuto finora?
Posare come modella per una linea di vestiti che uscirà a breve, la Human Seed.

Ricordi la prima volta che hai posato? Qual'era il tuo stato d'animo?
La prima volta che ho posato seriamente, ero abbastanza serena, con Andrea il fotografo mi sono trovata subito bene, ci siamo divertiti...

Hai anche qualche rimpianto, o ritieni di aver colto tutte le migliori occasioni che finora ti si sono presentate?
Non ho rimpianti, anche se ho scartato molte proposte.

Oltre alla moda, ti piacerebbe sperimentare qualche altro campo artistico? (cinema, TV, musica, teatro etc etc)
Sinceramente no, essendo abbastanza timida, so solo stare dietro ad un obbiettivo.

Sapresti dirmi, più o meno, quante proposte di lavoro (nel campo della moda) ricevi in un mese?
Di proposte serie tre o quattro non di più, di proposte stupide o oscene tantissime.

Cosa ne pensi di Internet come mezzo per proporti e per trovare lavoro in questo settore?
Se funziona, perche no?

Quali rischi corre una modella alle prime esperienze? È vero che “là fuori” ci sono un sacco di persone poco raccomandabili?
Una modella non corre rischi, di persone poco raccomandabili è pieno il mondo, di persone che s’improvvisano fotografi solo per vedere ragazze “mezze nude”, ma per non correre rischi basta valutare bene le proposte di lavoro...

Quanto conta la tua bellezza per raggiungere obiettivi importanti nella vita?
Può contare tantissimo come può non contare niente... Ma la bellezze vera è dentro, va oltre al lato estetico. Certamente nel campo della spettacolo la bellezza è essenziale, ma di obbiettivi importanti nella vita ce ne sono tanti, trovare l’amore, avere un buon mestiere, metter su famiglia, e qui non conta esser belli..

Cosa ti spinge di più a fare esperienze come modella: la possibilità di buoni guadagni, o la volontà di essere ammirata, fotografata?
Sicuramente l’attività di modella porta buonissimi guadagni, ma oltre al lato economico a me piace tantissimo guardare le mie foto, ammirare come un fotografo possa cogliere i lati migliori di me...

Qual è lo stile fotografico che ti piace di più?
Mi piace il glamour.

Glamour, lingerie, trasparenze, nudo artistico: questi generi ti spaventano, o sei pronta ad affrontarli?
Non mi spaventa niente, non apprezzo il nudo.. Forse perché non ci vedo un lato artistico...

Hai mai ricevuto proposte da qualche importante fotografo per posare in scatti ad “alta sensualità”?
Ne ho ricevute, ma non ne ho mai accettate...

Qual è, se esiste, il limite del pudore, secondo te?
Il limite varia da persona a persona, io non sono molto pudica, ma dipende sempre ci ho davanti, se s’instaura un buon feeling con il fotografo sono spontanea e mi lascio andare nel caso opposto mi vergogno ance a mettere un top scollato...

C’è un messaggio che vorresti fare trasparire assolutamente a chi ti ammira, conoscendoti solo attraverso l’immagine delle tue foto?
Che l’apparenza inganna, e che non bisogna giudicare una persona dal lato estetico. Che la bellezza è interiore, la bellezza esteriore vola via con il tempo...

Approfondiamo un po’ la tua conoscenza, ti va?
Certo...

Gioie e dolori della tua vita: qual è la cosa che ti riguarda che cambieresti al volo, e quella invece a cui non rinunceresti mai?
Sono poche le cose che cambierei della mia vita, anche perché se sono quello che sono lo devo a ciò che ho vissuto alle esperienze fatte.. Forse cambierei il mio percorso scolastico. La cosa alla quale non rinuncerei mai è la mia famiglia, il mio cane e i miei amici.. sono la mia vita.

Come definiresti il tuo carattere?
Sono simpatica, solare.. Mi piace vivere e il mio comportamento lo dimostra tantissimo, ogni pretesto è buono per far festa e per divertirmi.

Com'è l'anima di una modella? Elegante, esibizionista, provocatrice, o che altro?
Sono molto esibizionista.

Fin dove saresti disposta ad arrivare, per raggiungere i tuoi obbiettivi professionali? C'è un limite, o ritieni che i limiti siano per chi non è pronto al successo?
Non cerco il successo, il mondo dello spettacolo è un mondo che non mi appartiene, la modella la faccio solo per divertimento e per vanità.

Come ti relazioni col tuo corpo? Si dice che le modelle siano le prime severe critiche di se stesse…
Tutte le donne sono iper critiche, ma io mi relaziono benissimo con il mio corpo, mi piaccio! Magari cambierei qual cosina ma in linea di massima mi vado bene cosi... Sbaglio??

Qual è la parte del tuo corpo che ti piace di più, e perchè?
Adoro i miei occhi, nonostante siano di un banalissimo marrone li trovo molto espressivi.

E quella che ti piace meno? Non mi piace il mio seno, troppo piccolo e le mie gambe troppo muscolose.

Una qualità che le tue amiche t'invidiano, e una che tu invidi a loro.
Partendo dal presupposto che tra me e le mie amiche non c’è invidia se dovessi “rubar” loro un pregio, vorrei quello di esser sempre sorridenti, e loro a me forse prenderebbero il fatto che sono molto aperta e spigliata.

C'è qualcosa del tuo percorso di vita che non rifaresti o che affronteresti in maniera differente?
Sì, il mio percorso di studi, ho sprecato tanto tempo. Se potessi rifarei tutto con molto più impegno.

Un film, un libro e un disco che, al momento, ti rappresentano.
Sono due le canzoni che più mi rappresentano, La Strega e Anima Fragile, tutte due di Vasco Rossi. Un libro? I love shopping di Sophie Kinsella e un film? Non saprei..

A tuo parere, cos'apprezzano di più in te i tuoi ammiratori?
Sicuramente il lato estetico, ma anche la mia simpatia.

Dicci perchè tu, Carlotta, ritieni di avere una marcia in più rispetto alle altre ragazze.
Io non ho marce in più, ho solo la fortuna di essere carina e di aver incontrato le persone giuste al momento giusto.

Ci diresti qualcosa di te che ancora nessuno immagina? Una dichiarazione in esclusiva, insomma.
Che dietro il mio carattere forte e la mia sicurezza assoluta si cela ancora una bimba un po’ fragile, timida e sognatrice.

Riesci a instaurare rapporti migliori con gli uomini o con le donne?
Tutti e due, mi danno emozioni differenti.

Classico “giochino”. Ordina queste caratteristiche secondo le priorità della tua vita: Amore, Carriera, Amicizia, Soldi, Sesso, Bellezza.
Amicizia al primo posto, poi amore e poi tutto il resto.

Qual è il tuo più grande sogno, personale o professionale?
Di sogni ne ho tanti, tantissimi forse, sono una grandissima sognatrice, ma il più grande è rendere fiera di me la mia famiglia.

Come deve essere il tuo uomo ideale? L'hai già trovato o resta ancora un'aspirazione?
L’uomo ideale per me deve capirmi, assecondarmi, farmi fare follie.. Sono legata da molto tempo a una persona che apprezzo moltissimo, chi lo sa se sarà l’uomo della mia vita..

Se vuoi, fai una dedica ai nostri lettori...
Lettori, vi auguro tanta felicità, spensieratezza e amore. Fatemi sapere se l’intervista e le foto vi sono piaciute, mandatemi pure una mail!
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mercoledì 21 maggio 2008

Intervista a: Lucia Schillaci








L'intervista di oggi ci farà conoscere meglio Lucia Schillaci, in arte Skilly, Dj, conduttrice, speaker radiofonica e ora anche "netDj", come ama definirsi. Lucia Schillaci fa radio da oramai molti anni, e chiunque ama questo straordinario mezzo di comunicazione sicuramente l'avrà ascoltata e apprezzata più di una volta. Sul suo myspace ufficiale si definisce così: "Mi chiamo Lucia, la Skilly per chi da anni mi ascolta. Ho cominciato in una piccola radio che si sentiva solo nel quartiere e poi la classica gavetta fino ad un network.. Amo giocare con la vita, e stare tra la gente... Sono un inguaribile romantica e un istancabile sognatrice.. Se potessi vorrei una casa dove tornare e un biglietto per il mondo......Non posso fare a meno del mare della musica e di chi è capace di sorridere. Non sopporto chi vive in un mondo fatto di apparenze e che indossa maschere per ogni occasione, io non ci riesco." Il resto scopritelo con noi...


Ciao Lucia! Benvenuta sul nostro sito! Spero tu abbia voglia di sottoporti alla nostra lunga intervista :)

Sì mi sono allenata, sono pronta...

Per iniziare ti faccio una domanda semplice (e oramai di rito, per noi altri): come stai?

Bene grazie, ma magari ne riparliamo alla fine dell’intervista...(sorriso).

Conduttrice, speaker radiofonica, DJ... come preferisci definirti, e perchè?

Sono tutto questo,sono tanti anni che sto davanti ad un microfono che ormai mi sento parte di uno studio, ma ultimamente sono anche netdj.

Attualmente di cosa ti stai occupando?

La radio è sempre al centro della mia vita, ormai da 18 anni; da qualche mese sto trasmettendo nella prima webradio Italiana (www.radiosnj.com), la mia voce non ha più confini ....

Hai qualche progetto futuro di cui vuoi parlarci?

Tante idee, in realtà non mi fermo mai, ma ancora niente di concreto, anche perchè il mio progetto sarebbe quello di trovare il tempo per realizzarli.

Qual è la più grande soddisfazione artistica che hai avuto finora?

Tutte le esperienze sono state soddisfacenti, io adoro fare radio e ogni nuova avventura mi rende felice; ricordo con molto piacere e con un pò di nostalgia i tempi di coloradio a Tmc2, e sicuramente radio snj.

Hai anche qualche rimpianto, o ritieni di aver colto tutte le migliori occasioni che ti si sono presentate?

No nessun rimpianto, rifarei tutto quello che ho fatto, sono della vecchia scuola di pensiero che pensa che per fare radio, bisogna avere un bagaglio di esperienza che si crea soltanto con la gavetta e una grande dose di umiltà...

Oltre al campo artistico in cui ti muovi solitamente, ti piacerebbe provare qualcosa di affine ma al contempo diverso?

Il giorno che non riuscirò più a divertirmi in radio, probabilmente mi piacerebbe lavorare in ambito musicale, organizzare o seguire concerti, o magari dare una mano ai tanti ragazzi che amano la musica e che non riescono a trovare uno spazio per potersi esprimere.

Hai un MySpace molto curato, accattivante e personalizzato: cosa ne pensi di questo nuovo modo di comunicare e di promuovere il proprio lavoro artistico?

Ho un buon rapporto con la tecnologia, penso sia un ottimo mezzo per comunicare, ma non l’ho pensato per promuovermi, quanto per incontrare anche se solo virtualmente persone con le stesse affinità o gli stessi gusti...

Sapresti dirmi, più o meno, quanti commenti, mail e messaggi ricevi in un giorno?

Tantissimi... anzi ora che mi ci fai pensare ho ancora un centinaio di mail alle quali devo rispondere.

I tuoi fans sono riusciti in qualche modo a conoscerti meglio, tramite internet? Intrattieni una “corrispondenza” con chi di loro ti scrive spesso?

Assolutamente si, rispondo personalmente a tutti, mi prendo il giusto tempo per ognuno, non mi piacciono i messaggi ciclostilati..

Un tuo giudizio sullo stato odierno della musica in Italia.

Posso? Secondo me c’è una grande paura di sperimentare di rischiare, e così tanta bella musica Italiana resta su myspace e non viene considerata dalle case discografiche... un vero peccato.

Indubbiamente sei una bella ragazza: quanto conta questo fattore, tanto nel lavoro quanto nella vita?

Intanto grazie per i complimenti, fanno sempre piacere, io non ho questa percezione di me, nel lavoro fortunatamente mi hanno sempre valutata per le mie capacità, nella vita di tutti i giorni capita una gentilezza o un sorriso, e fa molto piacere all’autostima.....

Ti piace sentirti ammirata, o lo ritieni solo un “effetto collaterale” del lavoro che fai, visto che sei comunque un personaggio pubblico?

Probabilmente non mi crederai, ma sono timida, e spero di far colpo per il mio modo di essere, o per la mia simpatia, non mi sento un personaggio pubblico, non a caso faccio radio.

Qual è lo stile fotografico che ti piace di più?

Sicuramente quello non volgare, in bianco e nero e un pò effetto rubato... hai capito che l’obiettivo mi imbarazza?

Quali sono a tuo parere le caratteristiche essenziali per fare una foto artistica? E per farne una sensuale?

Questa è una domanda alla quale non so rispondere... forse la caratteristica che accomuna una foto artistica ad una sensuale, è nel riuscire a carpire l’essenza del soggetto fotografato...trovo sensuale anche un tramonto se riesce a dare quelle sensazioni.

Hai mai ricevuto proposte da qualche importante fotografo per posare in scatti ad “alta sensualità”?

Io? no... non sarei credibile... sorrido sempre.

Tornando al tuo lavoro, c’è un messaggio che vorresti fare trasparire assolutamente a chi ti segue?

Sì mi piacerebbe rispondere ai tanti ragazzi che mi chiedono come si fa a fare radio... facendola, partendo da una piccola realtà, con la radio non si diventa ricchi né famosi, (a parte rari casi), ma è una passione meravigliosa e come tutte le passioni va coltivata e vissuta intensamente.

Come si abbina il tuo lavoro con la tua vita privata? Riesci a conciliare amicizia, amore con la professione che svolgi?

Ho avuto un pò di problemi, non tutti riescono a sopportare orari strani (ho lavorato per tre anni da mezzanotte alle tre), serate in discoteca, e sabato e domenica impegnati con il lavoro... ora va meglio.

Approfondiamo un po’ la tua conoscenza, ti va?

Ma certo!

Gioie e dolori della tua vita: qual'è la cosa che ti piace di più del tuo lavoro e quale cambieresti volentieri?

Adoro usare la voce, far emozionare, far pensare sorridere o immaginare...oggi non cambierei niente del mio lavoro; scelgo la musica che passo nelle mie trasmissioni, e ogni volta che sono davanti al microfono tutti i problemi svaniscono.

Tre aggettivi per descrivere il tuo carattere.

Allegra, idealista, e tremendamente romantica.

Qual è il tuo rapporto con la spiritualità, la religione?

Credo nel rispetto.

Hai paura della solitudine, oppure lo ritieni un momento di crescita interiore?

Amo stare in compagnia, ma cerco la solitudine per rimettere a posto i pensieri...

Se non fossi diventata quel che sei, cos’avresti fatto nella vita?

Il medico.

Un film, un libro e un disco che, al momento, ti rappresentano.

Il mio film da sempre è Colazione da tiffany, il libro Gomorra di roberto Saviano.

A tuo parere, cosa cambieresti immediatamente del nostro paese, e in cosa invece l'Italia non ha nulla da invidiare al resto del mondo.

Hai un paio di giorni? Mi piacerebbe che si riscoprissero certi principi, l’onestà anche intellettuale, e il falso mito dei soldi e della popolarità subito e senza sforzi.

Cosa apprezzano di più in te i tuoi ammiratori?

La mia semplicità, credo.

Qual è la parte del tuo corpo che ti piace di più, e perchè?

Gli occhi, perchè esprimono il mio stato d’animo dalla nostalgia alla felicità...non ho bisogno di parlare basta guardarmi.

Classico “giochino”. Ordina queste caratteristiche secondo le priorità della tua vita: Amore, Carriera, Amicizia, Soldi, Bellezza.

Amicizia, amore, carriera, soldi, bellezza.

Qual è il tuo più grande sogno, personale o professionale?

Andare a vivere in Spagna, vorrei vivere vicino al mare e finire il libro che ho nel cassetto.

Se vuoi, fai una dedica ai nostri lettori...

Intanto grazie se siete arrivati a leggere tutto e se vi ho un pò incuriosito, ascoltatemi ogni pomeriggio alle 17 su radio snj...

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Per approfondire: www.skilly.it

http://sognatoriliberi.freewordpress.it/

martedì 20 maggio 2008

Il Fotografo: Paolo Inselvini

Apriamo oggi un nostro nuovo spazio dedicato ai fotografi che abbiamo conosciuto in questi mesi di attività come redazione di Sotto i Riflettori.
Il nostro primo ospite è Paolo Inselvini, giovane fotografo milanese di cui potete visitare il sito ufficiale: www.paoloinselvini.net
Ecco una slide di sue foto, gentilmente offerteci da Paolo in persona. In futuro potrete probabilmente vedere qui, in esclusiva, altri servizi che realizzeremo con questo bravissimo fotografo.


sabato 17 maggio 2008

La modella della settimana: Valentina Munari




Valentina Munari, veneta, giovanissima, è la modella che vi proponiamo questa settimana.
Dopo aver iniziato come ragazza immagine in discoteca, Valentina è stata notata e da lì sono nate le prime proposte da parte di fotografi.
Alcuni dei risultati di questi incontri li potete vedere negli scatti che accompagnano questa intervista :)
Valentina sogna di diventare modella professionista, e pare avere tutte le carte in regola per giocarsi le sue possibilità di affermazione. Di certo non gli fanno difetto ambizione, voglia di osare e una certa autoironia che può solo far bene!
Nell'attesa che la sua carriera decolli definitivamente, sentiamo che ci dice...

Ciao Valentina, benvenuta su “Sotto i Riflettori”! Spero che la nostra lunga intervista ti faccia piacere…
Ci vuoi spiegare come è nata la tua attività di modella, e da quanto tempo te ne occupi?
Tutto è nato per gioco... a settembre... ho iniziato facendo la ragazza immagine per alcune discoteche nella mia zona e poi un giorno ho conosciuto un fotografo e da li ho iniziato la mia piccola carriera da fotomodella :P

Cosa fai invece nella vita di tutti i giorni?
Nella vita di tutti i giorni studio! Mi sto diplomando e sinceramente non vedo l’ora di finire questa scuola!

Qual è la più grande soddisfazione artistica che hai avuto finora?
Forse: essere apprezzata per come mi comporto! Non sono la classica ragazza montata o che se la tira... anzi!

Ti piacerebbe diventare una modella professionista al 100%, o per il tuo futuro punti a occuparti d’altro?
Mi piacerebbe tantissimo... è uno dei miei tanti sogni che ho fin da bambina! Però mi piacerebbe molto diventare una famosa stilista... diciamo che sono molto creativa!

Hai anche qualche rimpianto, o ritieni di aver colto tutte le migliori occasioni che finora ti si sono presentate?
Forse l’unico rimpianto è stato quello di iniziare così tardi! Per il resto sono soddisfatta di quello che ho fatto!

Oltre alla moda, ti piacerebbe sperimentare qualche altro campo artistico? (cinema, TV, musica, teatro etc etc)
Il cinema credo... sono un’attrice nata! (ho una capacità di raccontare bugie che fa paura :P –scherzo cmq!)

Sapresti dirmi, più o meno, quante proposte di lavoro (nel campo della moda) ricevi in un mese?
Parecchie! Più o meno 10 al giorno...

Cosa ne pensi di Internet come mezzo per proporti e per trovare lavoro in questo settore?
Internet è fantastico in questo settore! Mi aiuta tantissimo!

Quali rischi corre una modella alle prime esperienze? È vero che “là fuori” ci sono un sacco di persone poco raccomandabili?
Sì è verissimo... e pochi mesi fa.. ho trovato anche io una persona poco raccomandabile! Un LURIDO PORCO lo chiamerei :P

Quanto conta la tua bellezza per raggiungere obiettivi importanti nella vita?
Beh nel campo della moda tanto... però ho anche un cervello... e al mondo d’oggi se non sai usare quello... finisci male! Diciamo che sono una modella intelligente!

Cosa ti spinge di più a fare esperienze come modella: la possibilità di buoni guadagni, o la volontà di essere ammirata, fotografata?
Entrambe... “AMO I SOLDI & AMO ESSERE FOTOGRAFATA”.

Qual è lo stile fotografico che ti piace di più?
Mmmmm…glamour!

Glamour, lingerie, trasparenze, nudo artistico: questi generi ti spaventano, o sei pronta ad affrontarli?
Già affrontati... e li affronterei ancora! E per quanto riguarda la lingerie: la amo!!

Hai mai ricevuto proposte da qualche importante fotografo per posare in scatti ad “alta sensualità”?
Sì!

Qual è, se esiste, il limite del pudore, secondo te?
Io oltre un certo limite non vado... ad esempio escludo a priori le foto erotiche o hard! Quello è troppo per me! Un minimo di decenza ci vuole!

Come si abbina il lavoro di modella con la tua vita privata? Riesci a conciliare amicizia, amore con i tuoi impegni davanti a una macchina fotografica?
Parecchie volte ho litigato con un mio grandissimo amico perché non voleva che facessi foto stile glamour... però alla fine sono sempre riuscita a conciliare tutto!

C’è un messaggio che vorresti fare trasparire assolutamente a chi ti ammira, conoscendoti solo attraverso l’immagine delle tue foto?
Sono come mi vedete! BELLA FUORI E DENTRO! :p (Sono molto modesta :P )

Approfondiamo un po’ la tua conoscenza, ti va? Gioie e dolori della tua vita: qual è la cosa che ti riguarda che cambieresti al volo, e quella invece a cui non rinunceresti mai?
Cambierei un po’ il passato... il destino è stato molto ingiusto con una persona in particolare. E cmq non rinuncerei mai ai miei amici!

Come definiresti il tuo carattere?
Sono esibizionista, schietta, un po’ permalosa, però sono sempre solare, divertente, affidabile, sono dalla battuta pronta e se mi arrabbio vado via di testa! Però nello stesso tempo sono semplice e so essere dolce... ma solo con chi voglio io!

Com'è l'anima di una modella? Elegante, esibizionista, provocatrice, o che altro?
Esibizionista, un po’ provocatrice... ma non molto... giusto quel pizzico che ti rende ancor più interessante! Spesso però mi hanno detto che, anche se faccio qualche scatto mezza nuda non sono per niente volgare anzi, sono molto dolce! :P

Fin dove saresti disposta ad arrivare, per raggiungere i tuoi obbiettivi professionali? C'è un limite, o ritieni che i limiti siano per chi non è pronto al successo?
I limiti ci devono essere... ad esempio non andrei mai a letto con qualcuno solo per fare carriera! Non ci sarebbe nessuna soddisfazione... anzi! sarebbe solo uno dei tanti modi per farsi usare e umiliarsi! Tutto questo non fa per me!

Come ti relazioni col tuo corpo? Si dice che le modelle siano le prime severe critiche di se stesse…

Sono abbastanza critica con me stessa però mi piaccio molto ed è questo l’importante! Grazie mamma per avermi fatto così!

Qual è la parte del tuo corpo che ti piace di più, e perchè?
Mi piacciono molto le mie gambe! E il mio pancino... perchè anche se mangio tanto tanto tanto non si gonfia mai!

E quella che ti piace meno?
Il naso... credo che in futuro me lo rifarò :P

Una qualità che le tue amiche t'invidiano, e una che tu invidi a loro.
Forse il fatto che se io mangio tanto tanto non prendo nemmeno un chilo! Cmq non invidio niente a nessuno...sono soddisfatta di me! Anche se un bel paio di tette… non mi farebbero male :P

C'è qualcosa del tuo percorso di vita che non rifaresti o che affronteresti in maniera differente?
Assolutamente no! Sono molto istintiva!

Un film, un libro e un disco che, al momento, ti rappresentano.
Un film? Pretty woman? No scherzo... non saprei proprio! Anche se lo stile “zoccola” mi piace molto! (come vestiti intendo :P)

A tuo parere, cos'apprezzano di più in te i tuoi ammiratori?
La semplicità!

Ci diresti qualcosa di te che ancora nessuno immagina? Una dichiarazione in esclusiva, insomma.
Mi piacerebbe lavorare come lap dancer! :p

Riesci a instaurare rapporti migliori con gli uomini o con le donne?
Con gli uomini! Sicuramente! Ho un miglior rapporto!

Classico “giochino”. Ordina queste caratteristiche secondo le priorità della tua vita: Amore, Carriera, Amicizia, Soldi, Sesso, Bellezza.
Amicizia e amore li metterei entrambi al primo posto, poi al secondo la bellezza, al terzo a parimerito la carriera e i soldi e poi il sesso.

Qual è il tuo più grande sogno, personale o professionale?
Finire nella prima pagina di una rivista di moda! E poi incontrare il creatore di PlayBoy : Hugh Hefner! Lo ammiro tantissimo!

Come deve essere il tuo uomo ideale? L'hai già trovato o resta ancora un'aspirazione?
Una sorta di Hugh Hefner però a 20 anni! :P cmq diciamo che forse l’ho trovato.. ma meglio rimanere con i piedi per terra.. :P

Se vuoi, fai una dedica ai nostri lettori...

E' una dedica anzi un consiglio soprattutto per le ragazze... ragazze: mangiate mangiate mangiate! Non c’è cosa più bella del cibo! Per entrare nella moda non serve essere super magre! Anzi... le ragazze con un po’ di carne e non solo pelle e ossa, a parer mio sono splendide! Pagherei miliardi per mettere su qualche chiletto! E poi un’altra cosa ci tenevo a dire..se volete fare carriera in questo mondo... non datevi via..abbiate un po’ piu di rispetto per voi e per il vostro corpo e vedrete che molte soddisfazioni in campo professionale arriverrano senza problemi! Un abbraccio a tutti/e
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mercoledì 14 maggio 2008

Intervista a: Greta Scarano







Greta Scarano: occhi verdi, capelli neri, una bellezza mediterranea atipica ma folgorante.
E' lei la nostra nuova intervistata. Greta è dell' '86, eppure ha già un curriculum lunghissimo. Dopo essersi diplomata ha seguito diversi corsi di canto e recitazione, attività che a tuttora sono le sue attività principali.
Dopo le prime esperienze teatrali, Greta approda al cinema e alla fiction. Sicuramente il salto di qualità lo fa partecipando al famoso serial TV "Un posto al sole", e alla fiction di successo "RIS", nell'anno 2007.
Greta ha accettato di farsi intervistare da noi nonostante i moltissimi impegni che la aspettano in questo periodo. Ne esce il ritratto di una ragazza giovanissima ma già matura, preparata, ambiziosa ma non superba.
Giudicate voi se non è così...



Ciao Greta! Benvenuta sul nostro sito! È un piacere incontrarti! Spero tu abbia voglia di sottoporti alla nostra lunga intervista :)
Tanto per cominciare, una domanda apparentemente banale: come stai?

Fa piacere sentirselo chiedere, ultimamente mi viene chiesto “che sta i ‘fa?” Quindi rispondo col sorriso, sto bene.

Sei giovanissima ma hai già fatto un sacco di esperienze, e in campi diversi (musica, fiction, cinema)... Qual è il segreto del tuo successo?

Il successo… considerando le mie ambizioni, è ancora tanto lontano. Però posso dire che l’impegno, la costanza e la passione, caratteristiche della mia persona, mi hanno sempre dato delle soddisfazioni felici.

Tra le tante produzioni a cui partecipato spiccano “Un posto al sole” e i “Ris”. Due aggettivi per definire entrambe le esperienze...

“Un posto al sole”, più che un aggettivo, vorrei usare un sostantivo se posso: “casa”. “Ris” un’esperienza particolare.

Hai qualche altro progetto futuro che stai valutando?

Sono sempre alle prese con tanti provini, parlo perfettamente inglese, vorrei quindi partire, magari andare in America, visto che ci ho vissuto per un anno, a 16 anni. Vorrei lavorare nel cinema, vorrei essere diretta da un regista con grande esperienza e bravura.

Puoi raccontarci quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo dello spettacolo?

Ho iniziato prestissimo col teatro, poi ho abbandonato l’idea di fare l’attrice, ho studiato musica (suono la batteria e canto musica leggera), un’enorme passione per la regia, che mi ha portato a girare due cortometraggi con Greg Ferro, un mio grandissimo amico nonché importante guida. In realtà il vero approccio alla recitazione davanti ad una telecamera l’ho avuto sul set di un cortometraggio diretto da Marcello Gori, un amico prezioso e un ottimo regista.

Qual è la più grande soddisfazione artistica che hai avuto finora?

La mia soddisfazione è quella di poter dire che se sono arrivata fin qui, posso ringraziare soltanto me stessa, insieme ai miei genitori che si sono sempre prodigati ad arricchirmi come persona, a stimolare la mia personalità artistica. Quello che ho esiste perché ho lottato e lotto tuttora con le unghie e con i denti.

Un ruolo che come attrice ti piacerebbe interpretare?

Adoro i ruoli comici, le macchiette, ma il mio vero sogno è, almeno per una volta nella vita, mettere tantissima paura… un bel ruolo in un horror… uno spirito assetato di vendetta :) insomma, qualcosa che sciocchi il pubblico.

Un tuo giudizio sullo stato attuale del cinema italiano...

E’ banale dire che non è più come una volta, sicuramente ci sono stati tempi assai migliori. Mi aspetto una svolta, prima o poi, e spero di poter farne parte.

Fiction TV o cinema? In quale di questi due campi ti senti più a tuo agio?

Voglio fare cinema, voglio fare un bellissimo film. Ma, visto che non l’ho mai fatto, non so dire dove mi sentirei più a mio agio. Per ora, ad “Un posto al sole”, mi sento totalmente a mio agio.

Hai anche qualche rimpianto, o ritieni di aver colto tutte le migliori occasioni che ti si sono presentate?

Per ora non rimpiango nulla, sono una persona che si butta sulle cose con tutta l’energia che ha in corpo. Certo, forse certe cose lì per lì non avrei voluto farle, ma col senno di poi ho capito che sono state comunque utili…l’esperienza non è mai gratis. E poi sono troppo giovane per avere già rimpianti…

I tuoi ammiratori sono riusciti in qualche modo a conoscerti meglio, tramite il tuo myspace? Intrattieni una “corrispondenza” con chi di loro ti scrive spesso?

Cerco di rispondere alle persone che mi scrivono, ma è difficile accontentare sempre tutti, che poi non sono così tanti! Ma la mia vita ad oggi è un treno ad altissima velocità.

Indubbiamente sei una bellissima ragazza: quanto conta questo fattore, tanto nel lavoro quanto nella vita?

Ovviamente essere in qualche modo piacente, per un’attrice è un buon punto di partenza, un modo per farsi ascoltare volentieri, quello che conta però è dimostrare qualcosa immediatamente dopo, altrimenti si rischia di passare per quella “bella e scema”. E questo è il mio pensiero fisso. Nella vita, è utile per certo aspetto, meno per altri. Mi sono capitate esperienze spiacevoli, di donne che, per via del mio aspetto fisico, sono state dure nei giudizi.

In questo lavoro, quanto conta la voglia di sentirsi ammirate?

Più che sentirsi ammirate, credo sia importante la voglia di essere protagonista, forse una delle caratteristiche più peculiari dell’attore in genere. Sei solo tu che esponi al 100% il tuo corpo e, se è possibile, la tua interiorità; non puoi aver paura di dare, di scoprirti completamente, per me sicuramente meglio essere “ammirate” che passare inosservate.

Mai avuto problemi con le scene di nudo sul set?

Si. In una puntata di ris ero la prima vittima di un killer seriale che mi uccideva in una vasca. E’ stata un’esperienza che mi ha fatto crescere sotto molti punti di vista, anche se altri possono non pensarlo, sono una persona decisamente pudica e soprattutto critica verso me stessa, e conoscendo bene i miei difetti fisici, una volta arrivata sul set ero agitatissima, molto preoccupata, non facevo altro che domandarmi perché mai avevo accettato quel ruolo. E’ stata una grossa lezione per il futuro. La prossima volta credo ci penserò molto di più.

Cos'è per te la sensualità? Qual è la caratteristica peculiare per potersi definire sensuali?

Io non so definire la sensualità. La mia teoria a riguardo è che ci sono persone che posseggono una sensualità innata, e la si legge nel modo che hanno di guardare, di muovere le mani, di camminare, spessissimo nel modo di parlare. Sono contenta quando qualcuno mi dice che sono sensuale, ma non sei mai tu a dire “oh dio, quanto sono sensuale”, è sempre una persona che ti trova sensuale, e potenzialmente il soggetto in questione non se ne accorge nemmeno. Credo sia più chi ti guarda a percepire la sensualità, e non tu a decidere di esserlo. Certo, capita che le persone vogliano essere sensuali per fare colpo su qualcuno, e capita altrettanto spesso che qualcuno, per essere sensuale, finisca col sembrare ridicolo, una cosa che mi fa morire dal ridere…

Tornando al tuo lavoro, c’è un messaggio che vorresti fare trasparire assolutamente a chi ti segue?

Tipo “vorrei la pace nel mondo”? In questo senso no, l’unica cosa che voglio gridare è che tutti ce la possono fare, che bisogna essere tanto forti e appassionati, ci vuole sacrificio e impegno in tutto, ma gli sforzi spesso danno dei frutti… gustosi…

Come si abbina il tuo lavoro con la tua vita privata? Riesci a conciliare amicizia, amore con la professione che svolgi?

Mi impegno nei rapporti, spesso faccio degli errori, come tutti, ma dedico a chi voglio bene cura e attenzioni, mai troppe, mai poche; cerco un modo per far capire che ci sono anche se il tempo è pochissimo, mi faccio in quattro per vedere gli amici… inoltre i rapporti con i miei amici sono talmente saldi che, anche non vedendoci più con la stessa frequenza di prima, è come se non fosse mai cambiato niente.

Gioie e dolori della tua vita: qual'è la cosa che ti piace di più del tuo lavoro e quale cambieresti volentieri?

Del mio lavoro amo moltissime cose, ma in particolare che mi consente di essere continuamente qualcun altro, questo è ciò che amo di più. Premettendo il fatto che per me recitare è diventato un vero e proprio mestiere da poco, ancora non mi sento di voler cambiare niente, per ora va benissimo così… ma sono sicura che prima o poi avrò qualche cosa da dire a riguardo…

Tre aggettivi per descrivere il tuo carattere.

Profonda, ostinata, ottimista.

Qual è il tuo rapporto con la spiritualità, la religione?

Credo molto in Dio.

Hai paura della solitudine, oppure lo ritieni un momento di crescita interiore?

Mi piace molto passare del tempo da sola, ma non credo che questa sia la vera solitudine. Ho passato un anno negli Stati Uniti a 16 anni, lontana da tutto e da tutti, ho studiato un anno lì e posso dire di aver provato una certa solitudine solo in quel periodo, dove effettivamente non conoscevo nessuno… catapultata in una realtà completamente diversa dalla mia, lontana dalla mia famiglia, senza nessun supporto reale tranne qualche telefonata in Italia. Posso dire senza problemi che quell’esperienza mi ha insegnato tanto, e sono certa che se sono la persona di adesso, lo devo anche a quell’anno trascorso lontana da casa, sono davvero cresciuta. La solitudine consente di entrare in contatto con se stessi, e se si riesce, devo ammettere che questo contatto scatena una forte maturazione.

Se non fossi diventata quel che sei, cos’avresti fatto nella vita?

Ancora non è detta l’ultima parola, in fondo ho appena iniziato… comunque avrei fatto l’avvocato, mi è sempre piaciuta come idea, oppure avrei fatto i salti mortali per aprire un ristorante, o un albergo, mi piace l’organizzazione.

Un film, un libro e un disco che, al momento, ti rappresentano.

Kill Bill, Le cosmicomiche di Calvino; più che un disco una canzone, “Don’t stop me now” dei Queen.

A tuo parere, cosa apprezzano di più in te i tuoi ammiratori?

Nella maggior parte dei casi mi è stato detto che di mi è apprezzata la spontaneità nel recitare.

Qual è la parte del tuo corpo che ti piace di più, e perchè?

Gli occhi, perchè rispecchiano la mia personalità (sono verdi di base, ma se si guarda con attenzione si notano tanti altri colori).

Classico “giochino”. Ordina queste caratteristiche secondo le priorità della tua vita: Amore, Carriera, Amicizia, Soldi, Bellezza.

Carriera, amore, amicizia, bellezza, soldi. Voglio precisare che in questo momento della mia vita sto cercando di costruire il mio futuro, per questo do molta importanza al mio lavoro, e quindi alla mia carriera; credo che, una volta raggiunta una certa stabilità, vorrò mettere l’amore al primo posto.

Qual è il tuo più grande sogno, personale o professionale?

Il mio sogno più grande, così come il mio obiettivo primario, sia personale sia professionale, è di essere felice, nel senso meno banale ma più semplice possibile.

Bisogna ancora credere nell'amore, o è un sogno utopico?

Certo che bisogna credere nell’amore! Bisogna dare e lasciarsi dare con tutta la passione di cui si è capace.

Se vuoi, fai una dedica ai nostri lettori...

Innanzitutto li ringrazio per aver letto l’intervista, spero che possano aver capito qualcosa in più di me. Consiglio loro di continuare a tenersi aggiornati su questo space perché le interviste che vengono proposte non sono convenzionali, e aiutano a farsi un’idea più precisa di una persona. Li ringrazio comunque perché se non ci fossero loro, probabilmente non ci sarei nemmeno io! Un bacio a tutti i lettori di “sotto i riflettori”

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domenica 11 maggio 2008

Intervista a: Elisa Alloro









Elisa Alloro lavora tra TV, stampa e altro dal 1997, anno in cui debuttò su Italia 1 come volto di alcune telepromozioni e in un programma per ragazzi.
Passata a TMC, Elisa non si è mai fermata, protagonista di programmi sempre all'avanguardia e che le servono a "farsi le ossa".
Dopo l'esperienza di Ciccio Ciccio, un antesignano Grande Fratello televisivo che riscosse attenzioni e successo, Elisa approda a Netc@fe, che la consacra definitivamente, facendola anche diventare una sorta di paladina mediatica di una TV in evoluzione, con un occhio di riguardo verso le nuove tecnologie e il Web.
Non fatevi ingannare dall'aspetto angelico (e al contempo affascinante) di Elisa: lei è soprattutto una preparatissima e intelligente ragazza con una serie di interessi che spaziano dalla carta stampata, alla TV, a Internet e alla poesia.
Per noi è stato un vero piacere intervistarla, e cogliamo anche l'occasione di ringraziarla di cuore per la precisione e la partecipazione con cui ci ha risposto alla nostre domande.
Buona lettura!


Ciao Elisa! Benvenuta sul nostro sito! È un piacere incontrarti! Spero che ti piaccia essere intervistata...

Da voi! Perché ultimamente il rischio che diventi una tortura è più probabile che altro :) Ho sempre pensato che l’italiano sia come la matematica: cambi una virgola, cambia il risultato. A questo punto se ci si limitasse a riportare le cose così come vengono dette.. no? Sarebbe più dura fraintendere.

Una domanda semplice semplice: di cosa ti stai occupando ultimamente?

È ironica? Tutto fuorché una domanda semplice, comunque.. Faccio un mucchio di cose, per lo più incomprensibili :) o meglio, direi complesse, alternative, innovative. Progetti per il web, televisione dvbh (quella che potete vedere in mobilità, sui TVfonini per intenderci), tanto satellite e la carta stampata, di qualità (perché la carta continuerò ad amarla sempre e comunque) e nel cassetto un progetto cross-mediale che credo curioso e divertente.

Hai qualche altro progetto futuro che stai valutando?

Non si parla mai molto del futuro; almeno questo vale per me e per molti che fanno questo mestiere.. vuoi la sorte, un po’ di scaramanzia, la legge di Murphy, chi può dirlo :) finché non firmi, non giri, non hai la certezza di averlo fatto, taci! Anche se faccio una fatica…

Puoi raccontarci quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo dello spettacolo?

Uh.. ho iniziato nel ’97, almeno a muovermi seriamente all’interno di uno studio televisivo. Avevo già fatto qualcosa per Italia 1 - anche pubblicità, telepromozioni, programmi per ragazzi nella fascia del primo pomeriggio (come Free Pass) - ma è stata TMC a farmi vivere il brivido e insieme il “peso” della vera diretta. Diretta che amo, potessimo averne di più; mentre oggi la televisione vive molto di strutture reiterate, di programmi che ottimizzano costi e benefici e che si girano spesso in poche ore, in pochi giorni anche se vanno a coprire l’intera programmazione della settimana o del mese. È dura e costosa la diretta, però serve a selezionare moltissimo i professionisti. Comunque, tornando a me, studiavo a Milano, vivevo altrove e farsi il weekend a Roma stava diventando massacrante. Finivo alle dieci di sera e alle sei del mattino avevo il pendolino che mi portava dritto all’Università a Milano. Un giorno l’agenzia mi manda ad un provino che, come al solito, impigrita, rischiavo di “bucare”… mi accompagna un amico, che letteralmente mi trascina, mi obbliga: è Telelombardia e con netc@fè inizia la mia vita mediatica. Poche cose, molta energia, tante idee, molta voglia di fare. È il programma che fa per me: lo vivo così, come una piccola creatura da far crescere e insieme a Gabriele di Matteo metto l’anima in un prodotto in cui ancora pochi credono. Siamo nel ’98, internet per molti è ancora un miraggio. Io di tecnologia mi nutrivo da sempre (mio fratello è un programmatore, ho sempre giocato con i suoi “scarti”) e da quel momento è diventata il mio incubo.

Qual è la più grande soddisfazione artistica che hai avuto finora?

Non dover emulare nessuno. Aver la fortuna anche di poter scegliere e il privilegio, di pochi, di poter dire anche di no. Son state tante magari le cose non andate in porto, ma ancor di più le volte in cui son io che mi son permessa di uscire dicendo di no. Anche se altre volte ho osato e magari anche sbagliato.

Hai un sito personale molto bello e interattivo: quanti e quali contatti mantieni attraverso Internet?

Grazie, ne sono felice... però lo trasformerei già, un’altra volta, non sono mai contenta! Da netcafè in poi, passando per “ciccio”, ho avuto l’appoggio di affettuosissimi fan che hanno arricchito la mia quotidianità fino a diventare amici inseparabili. Tanti non li ho mai visti, ma continuano a scrivermi e a mandarmi immagini, pensieri, notizie. Altri sono parte integrante della mia vita e li considero unici. Chiedo scusa a chi, in fasi altalenanti dell’anno, invece ha provato a contattarmi senza ricevere segni di vita: a volte lavoro così tanto che arrivo saltuariamente a scaricare la posta e sempre di notte, senza fare in tempo a leggerla; vado dritta a cercar quel che devo e conservo, dicendo tra me e me.. “domani, Elisa, domani rispondi a tutti”.

Sapresti dirmi, più o meno, quanti commenti, mail e messaggi ricevi in un giorno?

Parecchi. Alle volte non ci credo neanche io, anche se per assurdo è normale, chi mi conosce da tempo è web oriented e a me la tecnologia stimola. Comunque siamo sugli 80/100 messaggi al giorno di lavoro (intendo tra conferenze, inviti, promo, novità, prodotti, news…) e una cinquantina di amici, saluti, curiosità. Rimangono sempre molto graditi anche se a volte mentre vedo che outlook li sta scaricando dal server, mi metto le mani nei capelli e li salto a piè pari. Purtroppo, perché trovo educato rispondere; io amo rispondere, esserci e mi spiace davvero non riuscire a farlo come una volta.

Un tuo giudizio su quanto è cambiata la televisione italiana in questi anni.

C’è fretta, poco amore e di conseguenza poco spazio per la qualità. Poca diretta vera, a vantaggio di strutture clone l’una dell’altra, che permettono di “switchare” i servizi in caso di necessità e di registrare in un giorno una settimana di messa in onda. Budget risicati per produzioni utili e sprechi per contenitori di largo profilo soffocati da cliché e ricchi di volti logorati dallo stesso media che li ha resi celebri. Poca localizzazione: prodotti ottimi che potremmo replicare “on base”, vengono presi e comprati così come sono (magari strapagandoli), all’estero, senza che ci sia la volontà di rischiare ad emularli in loco aggiungendo quel pizzico di italianità che piace poi allo spettatore che ha diritto di immedesimarsi in quel che vede. Sarebbe inoltre bellissimo poter far tornare a credere ad un giovane che voglia iniziare questa carriera che esiste un modo più strutturato che un ‘colpo di culo’ o un reality: chi ha talento è facile si demoralizzi di fronte al successo degli improvvisati e all’impossibilità di sostituire ‘i grandi’ nelle posizioni di rilievo. Non sono contemplati cambi di guardia. Le nuove tecnologie, poi, se da una parte hanno ampliato la possibilità di scelta e permesso a tanti che non potevano prima, di fare qualcosa di buono per la tv, alzando il livello di produzioni minori anche su reti sconosciute; in tanti a tanti altri casi hanno abbassato notevolmente il valore del lavoro dei professionisti: oggi chiunque può barcamenarsi, offrendosi a basso costo (in ogni ruolo, anche registico) sostituendo chi magari il meccanismo televisivo lo conosce molto bene. È anche vero che se affiancassero alle teste calde giovani promesse, sarebbero salvati i registri dei “teen” e si correrebbe più al passo coi tempi, senza per forza di cose – e quando succede è devastante – che vengano reiterati all’infinito ed esaltati con enfasi. Un esempio sono gli applicativi che permettono la “falsa” interazione con la diretta, come la ricezione degli sms piuttosto che tutto quello che riguarda il mondo del web vicino a utube.. finché il canale, il pubblico di riferimento e il format c’entrano, ok, tutto bello, poi però non si può arrivare per assurdo a vederli anche al tg.. Tutto qui! :)

Hai anche qualche rimpianto, o ritieni di aver colto tutte le migliori occasioni che ti si sono presentate?

Può darsi, ripensandoci, che mi sia chiesta: "E se lo avessi fatto? Se avessi accettato?". Però non avrei fatto il resto ed io, fatalista come sono, in questo senso mi accontento. Sono troppo istintiva e credo moltissimo nell’energia che un ruolo, un lavoro mi trasferisce. Anche se ho fatto tante cazzate che avrei potuto evitare, probabilmente sarei oggi un’altra Elisa.. ma non è detto migliore di questa.

Sempre parlando di televisione, a quale tipo di programma ti piacerebbe partecipare, e in che ruolo?

Sicuramente un programma di viaggi (con i lanci fuori però, non in studio.. morirei d’inquietudine); un programma comico, divertente, dove poter ridere di gusto e improvvisare sul copione, perché no; oppure di musica o cinema, argomenti che amo oltre alla tecnologia in maniera fortissima.

Indubbiamente sei una bella ragazza: quanto conta questo fattore, tanto nel lavoro quanto nella vita?

Molto, tanto quanto la bravura. Solo che se sei solo bella funzioni, se sei anche brava son più i problemi delle opportunità.

In questo lavoro, quanto conta la voglia di sentirsi ammirate?

Conta più a livello personale: sei ammirata, ti senti serena, lavori meglio. C’è chi ha tenacia, forza e fegato e continua a combattere nonostante gli attacchi. Ma c’è anche uno stuolo di gente senza autocritica che va avanti serena nonostante, insomma, potrebbe almeno meditare su quel che si sente dire contro.

Qual è lo stile fotografico che ti piace di più?

Amo trasformarmi completamente. Avrei seguito volentieri dei filoni come quello cinematografico, storico.. una foto artistica è come se ti aprisse a mondi che non hai mai conosciuto, può farti precipitare in altre mille, cento vite. Peccato non abbia mai avuto per lavoro molte occasioni: ho sempre dovuto posare in maniera televisiva, pubblicitaria, ritrattistica. Non a caso amo il bianco e nero; i corpi tesi al movimento; le foto di scena teatrali, dei film in costume, degli spettacoli di danza, di moda se ad alti livelli; Avedon, per citarne uno.

Ti è mai stato proposto di fare servizi fotografici ad “alta sensualità”? Che ne pensi in merito? È davvero la strada migliore per farsi notare?

Mi piacerebbe pensare e continuare a credere di no, che non sia l’unica strada. Ti puoi far notare comunque, è il tasso d’interesse di chi guarda che cambia! Perdonate la schiettezza, ma l’assioma tradizionale è un po’ questo: mi fai strizzare l’epiglottide, non sei brava, lo diventi. Al contrario: sei brava, punto; peccato non ti sia saputa valorizzare. :)

Tornando al tuo lavoro, c’è un messaggio che vorresti fare trasparire assolutamente a chi ti segue?

Di cominciare a guardare i titoli di coda :) perché si lavora sodo anche e soprattutto dietro le quinte. E di cambiare canale: esiste molto anche oltre i primi 6 tasti in chiaro del telecomando del televisore o del decoder…

Sei una ragazza con una cultura superiore alla media: sbaglio o per assurdo questo potrebbe essere addirittura un handicap, visto come vanno le cose in certi ambienti?

Lo è, lo è, è indubbio. Comunque grazie della parafrasi... puntate sulla fiducia!? :)

Come si abbina il tuo lavoro con la tua vita privata? Riesci a conciliare amicizia, amore con la professione che svolgi?

Sembra assurdo, ma le amicizie – tante e diversificate – son più dure da coltivare dell’amore. Quando ami, quel poco tempo che hai lo dedichi al tuo compagno: se hai una relazione matura, integrante e accomunante si vive all’unisono anche la ricchezza dell’amicizia. Altrimenti è dura. Gli amici, quelli veri, devono potersi fidare e accontentare: si deve sapere che l’altro c’è anche quando compierai gli anni e probabilmente lui sarà fuori città; quando chiamerai perché sarai rimasto a piedi in tangenziale e lui avrà il telefono chiuso perché in onda; o, ancora, quando avrai bisogno di uscire fuori a cena perché avrai litigato con la fidanzata e lui avrà appena preso un volo per Londra.

Gioie e dolori della tua vita: qual'è la cosa che ti piace di più del tuo lavoro e quale cambieresti volentieri?

La varietà degli scenari, la possibilità di mettersi alla prova in ambiti sempre differenti. È un lavoro poliedrico se fatto a 360°. Il rovescio della medaglia prevede la mancanza di tempo per sé, le ore di preparazione prima e di attesa poi, splendidi progetti che affondano e la crudele spina nel fianco della provvisorietà.

Tre aggettivi per descrivere il tuo carattere.

Curioso, solare, tangibile.

Qual è il tuo rapporto con la spiritualità, la religione?

Ho una visione tutta mia, che per non essere male interpretata prevede ch’io scriva un trattato sull’argomento, non poche righe. Comunque amo la ricerca, il confronto, la tolleranza. Ho una forte spiritualità. Prego, mi domando, chiedo, credo.. ma non nei tramiti tra me e Dio: sarà presuntuoso, ma preferisco il rapporto diretto :)

Hai paura della solitudine, oppure lo ritieni un momento di crescita interiore?

Spesso la cerco. La reputo fondamentale, davvero un totale momento di crescita interiore. Credo debba essere così per sentirsi bene al mondo. Ho un paura di chi, in assoluto, non riesce a stare da solo. Immagino sia ugualmente terrificante non avere amici veri con cui sentirsi sinceramente in simbiosi. Ogni tanto, però, soprattutto per chi è sempre in mezzo al caos, è necessario chiudere le porte al mondo, evadere, in solitudine.

Se non fossi diventata quel che sei, cos’avresti fatto nella vita?

Chi sono? Ho fatto confusione :) Devo ancora capire bene cosa ho fatto. Per me, per il mio bagaglio esistenziale ho realizzato infinite cose, persino fatto correre il tempo al doppio della velocità.. e adesso? Il più è capire se è necessario che siano conclamate, interpretate all’unisono come tali dagli altri perché diventino “importanti”, o se basta il mio metro di valutazione...

A tuo parere, qual è il tuo più grande pregio e quale il tuo peggiore difetto?

Sono sempre positiva, solare, amo la vita, i profumi, i colori, i gusti nuovi... difatti, dopo un po’, mi sento facilmente soffocare da ogni cosa, soprattutto se sono costretta in un ruolo che non mi appartiene. Ho bisogno di spazio, di confronto, di scambio d’idee.. Sono complicata! Anche se il mio peggior difetto forse è la forza. Sono cocciuta e ho un’energia inesauribile e questo mi imbroglia la vita: quando mi sento a terra è facile che non desti attenzione, "tanto si risolleverà", pensano, "è in gamba". La cosa può essere gratificante, ma a lungo andare demolente. Al limite ho dei vizi se volete che li elenchi :) anche perché alimentano il nostro quotidiano e ho sempre creduto che senza si rischi d’impazzire, di diventare pericolosi: non potrei vivere a lungo senza sorridere, scrivere, senza il tè caldo, il cacao puro, la notte, le erbe aromatiche, l’olio idratante, l’attività, la passione e l’entusiasmo.

Hai più amici uomini, o più amiche?

Allo stesso modo. Solo che le Amiche, quelle vere, o son fulminate come me (in senso buono, è chiaro, quindi sempre occupatissime) o hanno scelto vite difficili e quasi sempre vivono per lunghi periodi lontane, nelle zone ad alto rischio: quando tornano, vive (sembra ironizzi, ma vi assicuro che è tutto fuorché un Luna Park), hanno la priorità su tutto ed è sempre una festa. Gli uomini sono il mio confronto quotidiano. Io ho molte passioni maschili, a partire dalle auto. Amo il volo, la vela, i cavalli. Mi stimola lo scambio continuo, la ricerca e, poi, spesso cucinano benissimo!! :)

Un film, un libro e un disco che, al momento, ti rappresentano.

Divoro molto cinema e mi ritrovo spesso in frammenti caratteriali di molti personaggi: è tale la mia “escursione emotiva” però, che se ti dicessi titoli o generi ti svelerei qualche segreto di troppo :) Di libri ne colleziono e custodisco moltissimi, ma c’è chi direbbe Donne che corrono coi lupi di Clarissa Pinkola Estès. Un disco? Amy Winehouse, Back to Black.

A tuo parere, cosa apprezzano di più in te i tuoi ammiratori?

Probabilmente le stesse cose che poi fanno paura quando “mi ci si avvicina troppo”: l’indipendenza, la forza di volontà, la schiettezza, la trasparenza.. di sicuro, i tanti che sanno apprezzare l’ironia amano quella di primo acchito: ne ho da vendere.

Qual è la parte del tuo corpo che ti piace di più, e perchè?

Sono fortunata. Ho un buon rapporto con il mio corpo oggi, ma non lo amo da esserne schiava. Mi piace curarmi, quello sicuramente, da sempre. Devo molto alla “mamma”, papà incluso (sono la sua fotocopia)… mi piace la struttura del mio corpo: le spalle larghe, le caviglie sottili.. le mani, nervose; le dita lunghe e magre un po’ da pianista, anche se oggi distrutte, bruciate, tagliate, vissute.. direi che apprezzo le imperfezioni, i dettagli che nel complesso fanno la differenza. Ho imparato forse tardi ad apprezzare quei piccoli difetti che invece chi ti ama riconosce come distintivi.

Classico “giochino”. Ordina queste caratteristiche secondo le priorità della tua vita: Amore, Carriera, Amicizia, Soldi, Bellezza.

È sicuramente una domanda complessa. Credo nell’equilibrio e con questo non significa che l’abbia trovato. Punto sull’amicizia, da sempre; ma è indissolubile dall’amore: se quest’ultimo c’è è super partes, ovvio. Non rinuncerei però a farmi in quattro per un amico, anzi, chi arriva nella tua vita deve poterne apprezzare il passato e condividerne le “colonne portanti”. La carriera è fondamentale e se si crede nella crescita di coppia non esclude la coesistenza di un bel rapporto d’amore. Per il resto, sarei ipocrita nel dire che non servono né i soldi né la bellezza, ma grazie al cielo sono incognite a cui posso permettermi di non dare importanza.

Qual è il tuo più grande sogno, personale o professionale?

L’equilibrio.

Bisogna ancora credere nell'amore, o è un sogno utopico?

Assolutamente si. Ci si deve credere eccome. È sempre più dura, ma esiste!

Sapresti descriverci il tuo uomo ideale?

Sveglio, curioso, ironico, eclettico.. passione per i viaggi, cultura.. se poi è anche figo non guasta ;-) ma mentirei, non ho mai guardato al canone estetico; davvero.

Se vuoi, fai una dedica ai nostri lettori...

Sicura che i vostri lettori guardino ben oltre i riflettori, direi dentro… dedico un sorriso; quello che mi accompagna sempre, qualsiasi tempo faccia e cosa succeda. È la mia forza e per un attimo, il tempo di sentire che vi arrivi, spero anche la vostra.

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Per approfondire: www.elisalloro.it

(foto di: Enrico Arrigoni e Dario Plotzer)

giovedì 8 maggio 2008

Intervista a: Paola Iezzi (2)















Con molto piacere riospitiamo un'amica di "Sotto i riflettori", Paola Iezzi, che è stata anche una delle nostre primissime intervistate, qualche mese fa.
In occasione dell'uscita sul mercato di "Vanity & Pride", il nuovo singolo estratto dall'album "Win the Game", abbiamo invitato Paola a fare quattro chiacchiere con noi, per spiegarci come va il lavoro, ma anche la vita privata. E' quindi con piacere che vi riportiamo il risultato del nostro incontro, comprese anche due foto inedite di Paola che, come saprete, ha una vera e propria passione per la fotografia...

Ciao Paola, è un piacere rivederti da queste parti! Come stai?

Ciao... Il piacere è tutto mio! Sto bene grazie…sono riuscita a prendermi 5 giorni di vacanza al mare per il ponte del primo maggio. Erano due anni che non andavo un po’ in vacanza!

Come sta andando il vostro nuovo album, “Win the game”?

Direi che nonostante sia un album e un progetto totalmente autoprodotto si sta difendendo alla grande! Siamo in mare aperto, ra gli squali veri, e la nostra piccola etichetta cerca di barcamenarsi con le sole proprie forze e l’aiuto di un po’ di amici fidati che credono ancora nel valore pulito della musica. Questo vuol dire che Chiara ed io lavoriamo non-stop e ogni cosa,bella o meno bella che sia, ricade unicamente sulle nostre spalle… ma in questi casi si dice “avete voluto la bicicletta?...” Il nostro progetto è ambizioso, ma siamo convinte che l’autoproduzione sia,per gli artisti oggi, l’unica via davvero percorribile…

Proprio in questo periodo è uscito “Vanity & Pride”, il nuovo singolo estratto proprio da quest'album. Ce ne vuoi parlare un po'?

Vanity&Pride è un pezzo cantato in inglese con fortissime influenze ’80 e new wave,electro e dance. Ma la sua essenza resta comunque pop nella melodia e nell’intenzione. La produzione è affidata alla sapiente capacità del team di producers Tommy Vee e Roy Malone che si sono già distinti per aver messo a segno numerose hit mondiali tra le quali Point Of view (DB Boulevard) e “King Of my Castle” (wamdue Project).
Dal momento che sono stati realizzati moltissimi remix da alcuni tra i dj più hip della scena italiana e internazionale (non solo Tommy Vee e Roy Malone, ma Felix Da Housecat,che ha lavorato con Madonna e Kylie Minogue e Mastiksoul dell’etichetta 4kenzo) uscirà in versione cd singolo (cosa che oramai non avviene più..ma noi abbiamo voluto accontentare i nostri fan più accaniti), in Vinile (per tutti i dj e il pubblico più attento e sofisticato e amante del genere) e in varie versioni downloadabili e corredate anche di booklet digitale. Insomma abbiamo compiuto uno sforzo davvero enorme e in un momento di crisi unica ed assoluta, abbiamo scelto per la via apparentemente più assurda: dare ancora più gas…!!! Ci impegneremo al massimo per superare la crisi musicale, dando il massimo della qualità. Ci auguriamo che il nostro pubblico (e magari qualcuno in più) capisca la differenza tra il nostro progetto e un progetto qualsiasi. Questo per far capire che facciamo sul serio. Per far capire che teniamo alla musica,alla sua produzione,alla sua qualità ! Inoltre attraverso le vendite di Win The Game e tutti i suoi singoli stiamo supportando Raising Malawi che fornisce aiuto e assistenza a più di un milione di orfani che si trovano nel Malawi (Africa del sud).

Di cosa parla Vanity&Pride?

E’ una canzone apparentemente leggera. In realtà il testo è molto forte, incisivo. Parla dei vizi di quelli che accomunano l’umanità che spesso ci rendono schiavi e non ci permettono di evolverci. Parla della sofferenza di rimanere intrappolati in un clichè, parla della crudeltà che ogni essere umano commette verso se stesso e il proprio genere , ogni volta che cede ad un’ attitudine autolesionista. Parla di come la mente, se non allenata verso un’evoluzione del pensiero, lentamente si avveleni. Più in generale: Parla della dissoluzione dell’era moderna e dei rischi che il mondo sta correndo.

Chi, a tuo parere, si può più identificare in questa canzone?

Credo proprio tutti. I vizi fanno parte degli esseri umani e per quanto ci sforziamo di eliminarli da una parte, eccoli che rispuntano dall’altra… ti picchiettano su una spalla ti dicono “hey ciao! pensavi per caso di esserti liberato di noi?!”. Tutti siamo costantemente tentati nel cadere in tentazione , perdona l’impiccio di parole, e il senso del vincere una sfida nella vita, sta anche in questo, nel diventare coscienti giorno dopo giorno, nello svegliarsi, nel cercare di procurarsi degli strumenti per donarsi piacere e gioia senza fare del male per forza a se stessi. Le persone molto autolesioniste sono in realtà persone molto egocentriche. Bisogna sforzarsi di emanciparsi dall’ego e, dal momento che il vizio non è eliminabile del tutto, si deve cercare almeno di trovare il gusto equilibrio per non venirne sopraffatti del tutto in modo costante…

So che tu e Chiara avete già lavorato al video di “Vanity & Pride”, e che ha a che fare con una partita di tennis. Com'è nata l'idea?

Volevamo fare un video completamente diverso da quelli fatti da noi precedentemente. Volevamo un video che rappresentasse il senso dell’album.. Win the Game…Vinci il gioco... una sfida. Una sfida a due. Tra noi due. Dove, per la prima volta, non siamo complici, ma ognuna combatte la propria sfida personale. Da sola, sul campo di gioco. Abbiamo pensato che lo sport avesse le caratteristiche di tutto ciò che andavamo cercando. Infatti, quando non è contaminato dal business, lo sport è manifesto di sanità, di pulizia, sia fisica,sia mentale, nello sport pulito tout court, ci sono valori altissimi e che ben rappresentano il senso della vita, come la sfida, il raggiungimento di un obbiettivo,il cercare di superare i propri limiti, la concentrazione, il senso di partecipazione, la correttezza. Il tennis perché ci sembrava divertente sfidarci a vicenda!

Orgoglio e vanità... in quale misura sei rappresentata da queste due caratteristiche?

Direi non rappresentata, ma coesistono sia un po’ dell’una, sia un po’ dell’altro. Ma combatto, ci provo!

Spesso chi pensa a voi due, magari non conoscendovi nello specifico, ricorda ancora la vostra “svolta sexy”. È un periodo superato, o comunque la sensualità e il glamour fanno tuttora parte del vostro stile improntato anche sull'essere internazionali?

Direi che, prima come donne e poi come artiste, la sensualità e un certo glamour siano caratteristiche che oramai fanno un po’ parte del nostro modo di esprimerci, ma non è un’attitudine costruita. Direi un’inclinazione, però facciamo sempre le cose con un certo stile, una certa direzione, che è solo nostra. Mi piace pensare che Paola&Chiara siano uniche e lo penso davvero. Né in Italia nel al mondo (parlo del mercato musicale naturalmente) esiste una coppia di cantanti sorelle, produttrici, con le nostre caratteristiche e la nostra attitudine e molte persone ce lo riconoscono. Questo mi piace molto!…ora sono un po’ vanitosa..e anche un po’ orgogliosa… vedi? ;))

Dicci una cosa che, a tuo parere, “l'italiano medio” non ha ancora proprio capito di Paola & Chiara...

Facciamo sempre un po’ di fatica a fare capire che siamo due persone estremamente semplici. Diamo l’idea di essere due un po’ distaccate. Forse di due che se la tirano. Invece non è così. Siamo un po’ schive e non amiamo troppo andare a “cazzeggiare” ai party. La verità è che amiamo molto quello che facciamo, ma siamo due persone con i piedi per terra, molto concrete che si servono della musica e dell’intrattenimento per esprimere una parte di noi che non sapremmo in quale altro modo far venire fuori. Siamo artiste, ma anche produttrici, per questo non ci possiamo permettere di essere troppo svagate. Non c’è un manager che pensa a noi o ci copre le spalle. Se canniamo, la responsabilità e le conseguenze sono tutte nostre!
Ah spesso la gente non sa che abbiamo una grande vena ironica. Anche questa cosa esce poco… ah un’altra cosa che la gente spesso non sa è che da sempre scriviamo la musica e i testi delle nostre canzoni. Fin dal primo disco. Non sempre si riesce a comunicare tutto ciò che si è, ma questo è normale. E’anche bello scoprirsi pian piano… no?

Come sta andando l'esperienza dell'autoproduzione? Ci si riesce a ritagliare uno spazio tra le Major?

Te l’ho anticipato poco fa… è molto molto dura. Abbiamo budget resegati ma proprio per questo non ci sono sprechi e le scelte sono super mirate. Siamo concentrate al massimo perché ogni errore significa una perdita e un danno economico. Stiamo soffrendo un po’, ma guardiamo al futuro e siamo positive. Crediamo molto nel potere della musica e abbiamo dei fan meravigliosi che ci danno molto sostegno attraverso myspace, l’acquisto dei dischi e la presenza ai concerti. Ci sentiamo molto più rinfrancate dalla loro presenza e la fatica diventa più sopportabile quando vediamo le loro facce tra le prime file! Oramai siamo come una grande famiglia!

Veniamo un po' a te. Hai progetti extramusicali a cui stai lavorando? Ricordiamo ai nostri lettori la tua passione per la fotografia, tanto per dirne una...

Ho acquistato da qualche mese una macchina fotografica nuova… bella! Un vero gioiellino… ma non ho ancora avuto il tempo di dedicarmici. Sono davvero troppo presa dalla promozione di Win the Game e dalla musica. A giugno partirà il tour con impegni annessi e connessi…gireremo tutta l’ Italia per fare sentire il nostro nuovo album. Mi sto dedicando nuovamente ,dopo anni che non facevo più nulla, allo sport. Questa idea del tennis mi ha coinvolta, così chiara ed io, affittiamo il campo per un paio d’ore e andiamo regolarmente a giocare, quando possiamo. E’ molto sano e divertente…poi bruci un sacco di calorie!!!!

La tua vita privata come va, se ci consenti questa domanda meno istituzionale?

La mia vita privata, lavoro a parte, che occupa gran parte della mia testa e del mio tempo, è fatta di casa mia (che amo), di cinema, di letture, di meditazione, di persone care, di persone che amo,di cose semplici e quando posso di micro viaggi, piccole escursioni al mare, di bar e caffè,di spese al supermercato, di myspace, qualche aperitivo, di risate e qualche pianto (solo ogni tanto però!). E poi di tanta musica!!!

Sei cambiata in qualcosa, da quando ci siamo sentiti la prima volta, diversi mesi fa?

E’ strano mi sembra di essere diversa quasi ogni giorno. E quando non riesco a mettermi in discussione soffro tantissimo. Ho bisogno di rinnovarmi continuamente,ma di matenere alcuni punti saldi. Credo che i punti fermi siano importanti nella vita di ciascuno di noi.

Lavoro a parte, hai progetti per l'estate oramai alle porte?

Tour Tour e ancora Tour….che per noi significa: dormire per 3 mesi in hotel. Essere quasi ogni giorno in un posto diverso. Suonare , cantare e ballare sul palco quasi ogni giorno,stare a dieta per evitare di mangiare schifezze alle ore più impensate, battersi tutti gli autogrill d’italia, portarsi dietro un bagaglio che dopo un po’ si ribella ad ogni regola, sentire una stanchezza indescrivibile (e un male ai piedi terrificante!)…rischiare sempre il mal di gola, ma in compenso, un ricordo indelebile meraviglioso quando tutto è finito.

C'è qualcosa, un evento, una canzone, un film, una foto, che ultimamente ti ha particolarmente colpito, magari anche al punto di darti un'ispirazione per la tua musica?

Sono uscite un sacco di cose belle. Ho visto un film bellissimo qualche tempo fa scritto e diretto dallo sceneggiatore che di solito lavora per Clint Eastwood. Il film si chiama “nella valle di Elah” con Tommy Lee Jones. Mi è dispiaciuto molto che non abbia preso neppure un oscar. E’ un film straordinario con un impatto emotivo fortissimo. Mi ha molto colpito, uno dei più bei film sulla guerra che siano mai stati scritti e realizzati, secondo me. Spero che qualcuno, dopo aver letto questa intervista, lo noleggi. Ne vale davvero la pena. Potrebbe ispirare tante persone un messaggio di quel tipo… e magari lo facesse!

Domanda finale: una cosa che ti auguri per il futuro a breve termine, e una cosa che auguri a tutti quelli che seguono te e Chiara.

Beh, ma che domanda è mai questa?!... Di VINCERE IL GIOCO, naturalmente! Veniteci a trovare su www.myspace.com/paolachiara e visitate il nostro nuovissimo sito web www.paolaechiara.it . Ciao Ale e di nuovo grazie a te e alla redazione di “sotto i riflettori” per lo spazio e il supporto!

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Copertina di "Vanity & Pride"