martedì 13 settembre 2011

La modella della settimana: Madame Lapin





Benvenuta su “Sotto i Riflettori”! Spero che la nostra lunga intervista ti faccia piacere… Una domanda banale per iniziare: come stai?

ML.: Bene direi, si lavora. Mi sento molto carica, è un periodo abbastanza prolifico, ricco di idee e progetti nuovi.

Ci vuoi spiegare come è nata la tua attività di modella/fotomodella, e da quanto tempo te ne occupi?

ML.: Diciamo che è nata per caso, grazie ad un’attività correlata. Ho sempre lavorato come hostess e tour leader in giro per l’Italia, quindi a contatto con agenzie di modeling ed eventi, finchè un giorno mi è stato chiesto di fare un photoset di prova (che è poi diventato definitivo) per sostituire una ragazza che aveva rifiutato all’ultimo minuto. Da lì è nata la mia passione.

Cosa fai invece nella vita di tutti i giorni?

ML.:Mi occupo di rapporti commerciali e pubbliche relazioni nei nuovi mezzi di comunicazione (blog, social network et similia) per un network di 9 aziende.

Qual è la più grande soddisfazione artistica che hai avuto finora?

ML.: Personalmente credo che la più grande soddisfazione sia vedere i miei risultati alla luce del tempo trascorso. Nonostante non sia una modella come la intendono molti, ho avuto la fortuna di avere pubblicazioni importanti (su Playboy Italia ad esempio) e di esibirmi in contesti internazionali (come la Nuit Demonia di Parigi).
Credo comunque che la cosa di cui vado più fiera sia l’opinione che hanno di me le persone con cui ho collaborato e il rapporto di amicizia che si è venuto a creare successivamente.

Oltre alla moda, ti piacerebbe sperimentare qualche altro campo artistico? (cinema, TV, musica, teatro etc etc)

ML.: In realtà li ho sperimentati. Ho studiato canto lirico come soprano per 6 anni, ho frequentato corsi di recitazione e dizione, ma per come sta andando la mia vita ora preferisco stare “dalla parte dei bottoni” e continuare con il modeling e l’organizzazione di eventi fotografici.



Cosa ne pensi di Internet come mezzo per proporti e per trovare lavoro in questo settore? Qual è il tuo rapporto con la Rete e con i computer?



ML.: In una parola: fondamentale. Come ho già detto, rappresenta parte integrante del mio lavoro anche nella vita di tutti i giorni, ovviamente usando tutte le precauzioni e le attenzioni del caso, soprattutto dal punto di vista della diffusione dei propri dati personali e immagini. Molta gente purtroppo prende molto sotto gamba questo aspetto della rete, senza rendersi conto del pericolo e che tutto ciò che viene caricato resta reperibile per anni.

Quali rischi corre una modella alle prime esperienze? È vero che “là fuori” ci sono un sacco di persone poco raccomandabili?

ML.: Purtroppo una modella alle prime esperienze ne corre tanti perché questo mondo è pieno di individui senza scrupoli. Dobbiamo essere oggettivi. Qualunque soggetto dotato di reflex può spacciarsi per fotografo. Ho sentito cose abominevoli e ringrazio di non aver mai fatto brutti incontri, forse perché essendo una persona estremamente diffidente prima di accettare un lavoro chiedo sempre mille informazioni e referenze (cosa che consiglio sempre di fare a tutti).

Cosa ti spinge di più a fare esperienze come modella: la possibilità di buoni guadagni, o la volontà di essere ammirata, fotografata?

ML.: Mentirei se dicessi che lo faccio esclusivamente per l’arte o per la pura espressione della mia anima. Ovviamente ho iniziato per sbarcare il lunario (all’epoca studiavo e lavoravo, un piccolo extra faceva comodo), ma senza passione non si ottiene nulla, è una componente fondamentale in qualunque ambito si lavori.

Qual è, se esiste, il limite del pudore, secondo te?

ML.: Moralità e pudore sono concetti dai confini estremamente labili, e purtroppo molto soggettivi. Per quanto mi riguarda il mio personale limite non è tanto quello, ma il cercare di creare qualcosa di non volgare ed elegante, nonostante la natura dei generi che prediligo.



Glamour, lingerie, trasparenze, nudo artistico: questi generi ti spaventano, o sei pronta ad affrontarli?

ML.: Faccio prevalentemente quei generi :-)

Fin dove saresti disposta ad arrivare, per raggiungere i tuoi obbiettivi professionali? C'è un limite, o ritieni che i limiti siano per chi non è pronto al successo?

ML.: I miei limiti sono essenzialmente quelli dettati dal buonsenso. Sono cresciuta nella convinzione che chi vale, prima o poi emerge. Magari farà più fatica di altri, o impiegherà più tempo, ma sicuramente arriverà all’obiettivo.
Sacrificare l’amor proprio per vincere una battaglia, probabilmente ti farà perdere la guerra.

Come ti relazioni col tuo corpo? Si dice che le modelle siano le prime severe critiche di se stesse…

ML.: Mettiamola così, litighiamo spesso, ma alla fine finisce sempre tutto con un abbraccio e una pacca sulla spalla.
Tornando seri, all’inizio ero terribilmente autocritica, poi mi sono resa conto che passavo più tempo ad odiarmi che a godere di ciò che avevo, inoltre, ciò che per alcuni è un difetto, per altri è solo un mezzo di espressione in più.
Usare l’arma dell’autoironia e accettare se stessi per ciò che si è il modo migliore per vivere, non solo nella vita quotidiana, ma anche in questo mondo.

Qual è la parte del tuo corpo che ti piace di più, e perchè? (Vietatissimo rispondere “gli occhi” ;-) )

ML.: Il Seno in primis … Poi il viso.

E quella che ti piace di meno?

ML.: Le gambe, le trovo eccessivamente muscolose a causa di anni di attività sportiva.



A tuo parere, cos'apprezzano di più in te i tuoi ammiratori?

ML.: Posso ipotizzare l’autoironia che metto negli scatti e nel mio modo di posare, il fatto che, prima di tutto, metto la passione in ciò che faccio.

Come deve essere il tuo uomo ideale? L'hai già trovato o resta ancora un'aspirazione?

ML.: C’è, l’ho trovato ed è accanto a me ogni giorno, ma soprattutto in ogni progetto. Mi ha sempre spronata e incoraggiata, suggerendomi idee e criticandomi quando qualcosa non era “fatto a modo”, secondo lui. Condivide le mie stesse passioni per le corde e la fotografia e molto spesso ci siamo trovati a collaborare per progetti fotografici.

Se vuoi, fai una dedica ai nostri lettori...

ML.: Più che una dedica, un pensiero, che si traduce in un’unica parola…. Grazie….
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