Buona lettura e tanti auguri di Buone Feste!
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Dopo "Pioggia d'estate", singolo che ha scaldato l'estate 2010, e "Milleluci", una stupenda ballata pop in rotazione nelle radio dalla metà di ottobre, il 9 novembre è uscito in tutti i negozi di musica e negli store digitali il vostro nuovo EP "Milleluci". Puoi dirci qualcosa di questo vostro nuovissimo progetto musicale?
PAOLA: "Milleluci" è proprio un album nuovo. Nasce in un terreno nuovo. Perché non è un disco scontato. Non era per nulla sicuro né scontato che scrivessimo un nuovo disco. Abbiamo attraversato momenti difficili in questi anni, sia di conflitto con questo mestiere sia di comunicazione tra di noi... Ci siamo prese del tempo e abbiamo cercato di dare un po' di respiro al progetto prendendoci una pausa di riflessione. Al termine di questa pausa, abbiamo cercato di capire se avevamo ancora qualcosa da dirci musicalmente parlando...
È un album di "sintesi e bilanci", con annidato da qualche parte sempre quel timore di crescere, ma al tempo stesso, il forte desiderio e l'urgenza di farlo e quindi di mettere di nuovo in crisi tutto un'altra volta. Cambiare non è semplice ma è spesso necessario per vivere. Per non diventare la pantomima di se stessi. È un album che parla di questo. Parla della vecchie luci che si spengono per lasciare il posto a quelle nuove, quelle che sapranno meglio illuminare il futuro.
Con l'uscita di "Milleluci", siete le prime in Italia a pubblicare una copertina di un album in 3D. Da cosa nasce questa idea?
PAOLA: Nasce dall'idea di essere "contemporanee" di appartenere al tempo in cui viviamo e di "divertirci" un po' con la tecnologia, che offre sempre tanti spunti nuovi e con l'immagine, con la quale noi ci divertiamo sempre molto attraverso le nostre continue trasformazioni. Lo spunto lo abbiamo preso da un bellissimo servizio di moda che ha fatto Steven Meisel per Vogue Italia per il numero di Settembre 2010. Ci aveva molto colpito e avevamo accarezzato l'idea di poter realizzare la copertina di un disco fatta così. Contemporaneamente il direttore della nostra etichetta, la Carosello, ci ha fa
tto questa proposta! Ci è sembrata una coincidenza davvero bella! Bello che gli fosse venuta questa idea. Significava che ci aveva anche un po' capite! Quindi abbiamo deciso di farla. Ed è stata una delle idee più azzeccate per questo nuovo progetto. Ha reso l'edizione deluxe del nostro album davvero unica. Come un autentico pezzo da collezione! Non riproducibile. In più ad un prezzo davvero per tutte le tasche...
Una svolta musicale matura e consapevole, in un periodo in cui la musica italiana fatica ad uscire da uno stato di involuzione e crisi; come trovi la forza di crederci?
PAOLA: A volte me lo chiedo anche io. Noi siamo nate nel '97 come duo... Siamo nate vincendo Sanremo. Da allora tutto è cambiato; la musica pare essere l'unica risposta. La musica non finirà di certo, ma è necessario che vengano prese delle decisioni, fatte delle scelte, delle leggi che tutelino gli artisti. Perché per gli artisti la musica non è solo passione, ma è anche un lavoro. La situazione è molto preoccupante.
Io credo nel potere della musica e del lavoro fatto con passione trasporto e amore. Credo che dare sia importantissimo. Credo che se una persona, un artista non si risparmia perché insegue il proprio ideale di bellezza, alla fine vincerà sempre. Ma è importante tirare fuori le problematiche e cercare di risolverle. Non si può continuare a fare finta che tutto vada bene così. Ci sono importanti decisioni da prendere se non vogliamo che il mercato musicale muoia definitivamente.
In questi giorni precedenti al Natale ci è arrivata la notizia dell'esclusione a Sanremo. È stato un colpo un po' duro. Sappiamo di aver consegnato alla commissione una canzone davvero molto bella. Energica e delicata al tempo stesso. Una canzone che parla in maniera così garbata e profonda della vita, scritta da un grandissimo cantautore italiano. È stata una delusione enorme. Eppure si continua a credere. "Vamos a bailar" era stata bocciata dalla commissione di Sanremo, ma uscì in estate e fu un successo planetario... La vita a volte segue strani percorsi dei quali non ci è dato sapere subito il senso... ma poi un senso c'è sempre... Mi chiedi come trovi la forza di crederci sempre. Credo sia l'amore e la fiducia nei confronti delle persone e della musica.
Dall'ultima volta che ne abbiamo parlato credi che gli italiani, specialmente i giovanissimi, abbiano maturato una precisa idea di quanto può essere controproducente scaricare musica illegalmente? Oppure è una consapevolezza che da noi tarda ancora ad arrivare, nonostante la politica dei “giusti prezzi” di iTunes e di altri portali digitali?
PAOLA Credo che molto lentamente la gente inizi a rendersi conto che scaricare illegalmente significa rubare. Niente di più e niente di meno. Ma soprattutto significa consegnare la Musica e la qualità nella mani di un orribile destino. Se la gente non è più disposta a spendere, nonostante i prezzi bassissimi dei dischi oggi, neppure un minimo per avere musica, come possono gli artisti produrre dei dischi di qualità? Fare i dischi costa, molto anche. Secondo me bisogna agire su più fronti: certamente continuare la politica dei prezzi bassi, soprattutto con questa crisi. Non si può pensare di far costare un disco troppi soldi. Occorre poi continuare la sensibilizzazione su quanto sia sbagliato e non etico scaricare illegalmente, e poi spingere il Governo ad una maggiore tutela della musica facendo leggi più specifiche e severe.
Quali sono le tue cantanti femminili internazionali di riferimento in questo momento? C'è qualcuna di loro che reputi superiore alla media per quel che concerne talento e creatività? Puoi farci un nome destinato a sopravvivere oltre il mero successo a livello commerciale?
PAOLA: In questo momento c'è un tale marasma che non riesco a farti un nome sopra tutti... ce ne sono diverse che mi piacciono ma nessuna che mi stracci il cuore fino in fondo, come mi è capitato in passato... Comunque trovo molto gradevoli Rihanna, Beyoncé, Lady Gaga, Cheryl Cole, Kylie, come sempre Madonna (che è un po' la capostipite di tutte le cantanti e le pop stars). Credo che Lady Gaga farà ancora molto. È una brava artista e se sarà capace di cambiare ed evolversi potrà dare moltissimo alla musica. Bisognerà vedere come saprà reggere a tutto quello che sta succedendo intorno a lei. Diventare la nuova Madonna non è un compito facile. Ci vuole molta testa oltre che molto talento...
Tra le novità trovo interessante Florecence and the Machine e Adele.
Amo molto Alicia Keys perchè la trovo sincera e carica di passione.
Sono passati più di 13 anni dal vostro esordio sul palco della musica, molti i progetti musicali che vi hanno visto coinvolte, tante le vostre hit di successo che riecheggiano nella testa di molti (non per ultimo il conferimento a "Vamos a Bailar" come "hit estiva" più amata dagli italiani degli ultimi 20 anni"). In tutti questi anni hai visto luoghi diversi, volti, voci; se ti chiedessimo il ricordo più bello ad oggi cosa ci racconteresti?
PAOLA: Sono tanti, troppi... I visi dei bambini e le bambine sono sempre una bella emozione. L'immagine di New York subito dopo il crollo delle torri. Eravamo lì per scrivere l'album "Festival"... è stato qualcosa di surreale... le macerie che fumavano... il silenzio delle persone che costeggiavano Ground Zero.
Mi viene anche in mente la vittoria di Sanremo, l'abbraccio che ci siamo date sul palco. Poi il concerto di apertura al "nostro" Michael Jackson... Il tributo, il medley di successi di Michael che abbiamo fatto dopo la sua morte a TRL... Ci veniva da piangere.
Amiche per l'Abruzzo, sia la nostra visita alle tendopoli vicino a l'Aquila, sia il concerto a sansiro con Laura e tutte le amiche; il successo europeo di Vamos a Bailar e molti altri momenti meravigliosi... Quando abbiamo sentito per la prima volta questo nuovo disco per intero, dopo averlo finalmente chiuso... io ho pianto di gioia e commozione. È stata dura arrivare fin qui, ma tra ferite, vittorie e sconfitte siamo ancora in piedi.
Da pochi giorni è ufficiale la lista dei partecipanti a Sanremo 2011. Nei mesi scorsi si faceva il vostro nome, insieme a quello di altre donne della musica italiana. Alla fin fine, invece, nei Big ci sono i soliti carneadi pescati dai talent show, qualche vecchia gloria, e un paio di volti noti più per il gossip che per la musica. Qual è il tuo pensiero, ora che i giochi sono fatti?
PAOLA: Come ho già accennato sopra, siamo rimaste malissimo per questa esclusione. Un po' perché è arrivata pochi giorni prima di Natale, una festa che amo e sento profondamente. Poi perché è arrivata in un momento di ripartenza per noi: un album nuovo, un progetto nuovo, nuovi entusiasmi, nuove pagine di vita da raccontare. Una bellissima canzone che meritava di essere fatta ascoltare... Non voglio assolutamente entrare nel merito delle scelte degli altri cantanti e colleghi, non posso e non me la sento. So che noi abbiamo fatto Sanremo solo 3 volte. L'ultima volta è stato nel 2005 dove fummo subito eliminate con una canzone che divenne uno dei nostri più grandi successi, "A modo mio". Dopo il 2005 non ci eravamo mai più presentate. Ci sembrava potesse essere il momento giusto... Ci credevamo moltissimo, sia nel pezzo che nel momento. Ma non è stato così...
Il vostro nome negli anni è stato associato anche alla moda, oltre che per i nomi dei grandi stilisti italiani che vi hanno vestito anche per la vostra attenzione, l'amore e la cura del particolare. Nelle foto che hanno accompagnato il lancio del singolo "Milleluci" abbiamo notato un richiamo agli anni '60. Chi vi vestirà per questo nuovo progetto? E quanto di voi c'è nella scelta dei dettagli?
PAOLA: Per il progetto "moda" di questo nuovo album abbiamo parlato e ci siamo affidate ad una persona di grande talento. Uno dei più autorevoli fashion editor di Vogue Italia: Alice Gentilucci. Alice oltre ad essere una persona straordinaria, con un umanità decisamente fuori dal comune, ha anche uno straordinario talento. Vederla lavorare è stato meraviglioso. In passato ha collaborato per anni con Helmut Newton (uno dei miei fotografi preferiti), Ellen Von Unwerth, Paolo Roversi, Miles Aldridge, Michelangelo Di Battista, con la Schiffer, Naomi Campbell, Linda Evangelista e moltissime altre top model pazzesche. Ha poi lavorato con vere e proprie stars come Jennifer Lopez e Alicia Keys ma nel tempo, nonostante tutto quello che ha fatto di grande nella vita, ha mantenuto un carattere e un approccio al lavoro così bello, così appassionato e pieno di amore. Tutto ciò mi ha fatto letteralmente innamorare di lei! Alice è straordinariamente talentuosa... Mi e ci ha fatto sentire davvero due persone privilegiate... Ero onorata e sono onorata di aver potuto lavorare con lei su questo progetto.
Il risultato è, credo, una delle copertine più belle che abbiamo mai realizzato. Anzi, per me la più bella in assoluto. Credo che sia una delle copertine più belle mai scattate in Italia... Il team era compattissimo e il fotografo, Paolo Santambrogio, con delicatezza e grande capacità artistica ha saputo cogliere la vera essenza di questo percorso fotografico e mettere in luce, con compiuta armonia e sicurezza, una galleria di ritratti meravigliosamente affascinanti. Lo direi comunque, anche se non fossimo noi i soggetti delle foto. Lo giudico guardandolo ed estraniandomi totalmente dalla cosa... Amo questa copertina in tutte le sue sfaccettature. È un vero gioiello.
Musica e fascino, talento e sensualità: fattori oramai imprescindibili nella musica al femminile. Sbaglio o fuori dall'Italia si osa di più, mentre qui da noi il mercato discografico cerca ancora di imporre una figura femminile più rassicurante e tradizionale?
PAOLA: No, non credo che sbagli: è la sindrome de "la ragazza della porta accanto" che perseguita l'Italia. La donna italiana, quando rincorre ideali lontani da immagini "familiari" o "rassicuranti" in quel senso, diventa "scomoda". Poi poco importa che una ne combini di tutti i colori privatamente, ma l'importante è che l'immagine pubblica sia quella acqua e sapone, semplice, che parla poco forbito, che si "impappina", che è incerta su ciò che dice.
Oddiomio, sembra veramente l'unico modello che non mette in crisi né uomini né donne. Mi chiedo da anni se sia possibile cambiare un po' questo trend, o meglio fare in modo che le donne da imitare, diventino anche altre... Eppure le accettiamo dall'estero le donne emancipate, mi pare, e anche parecchio. Eppure qui abbiamo il dovere di "essere carine e stare zitte". Personalmente preferisco non aderire... Soprattutto da artista, ritengo ad esempio che Paola&Chiara abbiano sempre cercato di esprimere la propria reale interiorità, con i pregi ed i difetti. Inutile mostrare un personaggio surreale come "la ragazza della porta accanto". È uno stereotipo... non esiste! Capisco che il nostro sia un paese molto conservatore e tradizionalista, ma credo sia anche giunto il momento di accettare che anche le figure femminili italiane possano osare un po' senza essere sempre mal giudicate. Anche perché artiste come Lady Gaga sono amatissime e molto apprezzate nonostante siano tutt'altro che "ragazze acqua e sapone!" In italia una come Gaga o Madonna non avrebbe mai potuto nè nascere né tantomeno sperare di vendere un disco! E Questa consapevolezza è insopportabile!
Musica, fotografia, cinema, moda, sono alcune delle tue passioni: molte di queste possiamo trovarle su un tuo spazio web creato qualche anno fa, "Box of creativity" (www.paolaiezzi.com). Vuoi parlarci di questo progetto?
PAOLA: Sì. Era parecchio che volevo uno spazio con un'impostazione come questa, più un blog che non un sito web. Un blog dove si parla di un po' di tutto ciò che riguarda ciò che mi appassiona. Tra i primi posti, musica esclusa, c'è sicuramente il mio amore per la fotografia e l'immagine in generale. Poi le esperienze alternative al mio progetto con Chiara. Un blog dove si crea spazio anche per input esterni, dove spesso si creano anche dibattiti interessanti. Sono felice di aver creato una "scatola" come questa dove posso esprimere altre cose rispetto a quelle che la gente è abituata a vedere di me.
Per esempio dal 13 Gennaio sarò nuovamente a Teatro (all'Elfo Puccini di Milano) per le nuove repliche di "OSTINATI & CONTRARI", uno spettacolo speciale creato l'anno scorso dalla Onlus LA STRAVAGANZA. Nel blog ne scrivo lungamente e spero che in molti vengano a teatro a vederlo, perché è davvero un'opera speciale che l'anno scorso ha avuto un grande riscontro sia di pubblico che di critica. E poi quest'anno ci saranno delle nuove sorprese! Ultimamente sono meno presente sul blog, per via dei miei fitti impegni promozionali su questo nuovo progetto con Chiara che mi assorbe completamente e felicemente. Siamo estremamente soddisfatte di questo lavoro. Non avremmo potuto fare di meglio. "Milleluci" è schietto, sincero. Le canzoni sono belle, piene di significato, di bei messaggi e di belle melodie... Lo ascolto spesso e mi ritrovo a cantare a squarciagola e a ballare felice... È un disco pieno di positività, ritmo e armonia. Forza e Grinta. Quello che ci voleva! Evviva Paola&Chiara. Alla faccia di chi è sempre prevenuto nei nostri confronti e ha sempre qualcosa da ridire! Tié! ;-)
Buon Natale a tutti i lettori di "Sotto i Riflettori"! Alla prossima!
(Intervista a cura di Simona Pizzi e Alessandro "McNab" Girola)
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